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Turismo in crescita a Messina, ma resta alta l'evasione della tassa di soggiorno

Da uno a tre euro. Questo il costo della tassa di soggiorno a Messina. Dipende soprattutto dalla tipologia della struttura ricettiva. Ma non tutti pagano. Dopo la carota dei dati positivi, è arrivato il bastone rappresentato dalle parole del sindaco Federico Basile e dell’assessore ai Tributi Roberto Cicala. "L’incremento di 13mila pernotti in più - ha denunciato Basile - non corrisponde ad un aumento dell’incasso da parte del Comune. Perché quella tassa, che non va a bilancio, viene totalmente reinvestita per promuovere l’offerta turistica".

L’evasione ipotizzata è di circa il 50% delle strutture, molte non denunciate. Il comune ha stipulato un protocollo con la guardia di finanza per i controlli. Ci sono, su airbnb circa 1500 strutture in città. Alcune, una sessantina, hanno dichiarato nessuna presenza negli ultimi sei mesi ma poi sul web sono presenti delle recensioni di ospiti. Tutti aspetti che sono stati segnalati ed inseriti in una piattaforma digitale realizzata per agevolare i controlli incrociando i dati raccolti dal comune, dall’agenzia delle entrate e dalla ricerca sui portali di offerte turistiche.

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