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"Privacy da tutelare", partito da Messina il tour 2024. Garante: "Cittadinanza digitale è obiettivo a cui tendere"

«La cittadinanza digitale è molto importante quanto il rapporto dei giovani con il digitale che è un indicatore particolarmente interessante in una società come questa piena di contraddizioni ma anche con tutte le sue straordinarie potenzialità». A dirlo il presidente dell’Autorità Garante della privacy Pasquale Stanzione oggi al Teatro Vittorio Emanuele di Messina durante il secondo giorno del privacy tour 2024. «Un corretto invito alla riflessione - prosegue - individua correttamente da una parte nella cittadinanza digitale e dall’altra nella tutela e nella protezione dei dati i punti dell’ellisse nel quale si muove il nostro presente». «Con lo straordinario sviluppo della rete e dei social, Facebook sarebbe oggi il primo continente del mondo, un un nuovo ambiente si insinua nelle pieghe dei rapporti più complessi delle nostre democrazie come nel rapporto tra pubblico e privato, tra sociale e individuale, tra autorità e libertà. - osserva - E’ in atto un mutamento non di un singolo aspetto della vita o della società, ma un vero mutamento antropologico che investe il nostro modo di pensare e di relazionarsi e quindi di vivere. La cittadinanza digitale è l’obiettivo a cui dobbiamo tendere».

«Delle tante implicazioni rivoluzionarie di queste nuove tecnologie quelle più importanti e incisive sono quelle che riguardano la persona compresi i rischi che esse comportano. Il processo di governo dell’innovazione non può prescindere da alcune regole essenziali a tutela della persona» ha proseguito Stanzione. «Internet è l’agorà più grande, con tutte le sue contraddizioni - ha aggiunto - tuttavia se non liberata dalla tirannia dello spazio e del tempo la società della comunicazione rischia di essere altre forme di schiavitù. Può essere anche usato per una profilazione e per trasformare tutto nella società della schedatura utilizzata per dossier. Bisogna chiederci quanta sorveglianza occorra per la democrazia, per farla restare tale».

Morgante: "Privacy da difendere, giusto educare i giovani"

«La privacy è una valore da difendere, bisogna far capire alle giovani generazioni che mettono in pericolo i propri dati personali perché usano la rete in modo spavaldo rispetto a chi ha degli anni in più e può riflettere maggiormente sugli aspetti personali che non devono essere messi in rete. Giusto educare le giovani generazioni a un corretto uso dei social, della rete e di tutto quello che fa parte della modernità. Noi operatori della comunicazione abbiamo la doppia responsabilità di formare e informare con responsabilità e regole da seguire». Lo ha detto Lino Morgante, direttore editoriale della Società editrice del Sud, alla seconda giornata del Privacy tour 2024 a Messina.

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