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Ponte sullo Stretto, Ciucci scandisce i tempi: "Ok dal Cipes entro 90 giorni"

«Credo che il ponte sia importantissimo per i trasporti, poiché unirà i sistemi ferroviari e stradali di due regioni, ma è anche una componente di un itinerario più lungo che arriva fino a Helsinki». Così l'amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci. «In questo itinerario c'è anche il tunnel del Brennero - ha aggiunto Ciucci - che sta per essere completato; c'è tra Danimarca e Germania lo Stretto di Fehmarn dove stanno costruendo un tunnel ben più lungo del nostro ponte. Quando nel 2011-2012 è stato fermato il progetto del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, i colleghi che studiavano il tratto tra Danimarca e Germania stavano iniziando ad approfondire lo studio di fattibilità e a quel punto considerarono anche un’ipotesi ponte, come del resto abbiamo fatto noi quando abbiamo messo l'opera a confronto con il tunnel sottomarino. Noi ci siamo fermati e stiamo ripartendo, loro stanno realizzando l’opera che verrà ultimata nel 2028-29. A questo punto l’unica interruzione dell’itinerario sarà lo Stretto di Messina, credo che potremmo fare altri 100 esempi, ma non c'è nessun dubbio che il ponte porterà uno straordinario cambiamento e attirerà maggiori investimenti come già sta facendo». «Il punto di riferimento per il ponte sullo Stretto per noi è l’approvazione da parte del Cipes che viene dopo il completamento della valutazione di impatto ambientale e la conferenza dei servizi. Il tempo previsto per legge per queste due fasi è di 90 giorni, se ognuno rispetta i tempi fissati per legge a giugno è possibile avere la delibera del Cipes a quel punto comincia la procedura degli espropri che non sarà istantanea, nessuno caccia nessuno al primo luglio. Ammesso che il 30 giugno ci sia il Cipes, inizierà la fase realizzativa».

A dirlo l’amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci in commissione Ponte al Comune. "L'iter - prosegue Ciucci - prevede ovviamente sia la redazione del progetto esecutivo e contemporaneamente le prime attività sul territorio. Si tratta di un progetto importante che ha delle fasi, le prime possono essere quelle della bonifica degli ordigni bellici che, sembra sorprendente, ma è impegnativa, la parte archeologica, la soluzione delle interferenze che sono numerose perché i territori sono in ambito cittadino che è molto pieno di collegamenti e questi sono i primi cantieri, a seguire nei mesi successive le prime gallerie, i test e le verifiche delle analisi geotecniche, tutte quelle attività che servono per mettere in movimento la fase realizzativa. Si vedranno tante attività sul territorio prima di arrivare alle escavatori per fare le fondamenta per il ponte»

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