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Messina, la tradizione delle Barette continua. Ma mancano i portatori

Messina si prepara a vivere una delle tradizioni più sentite dell’anno, la secolare processione delle Barette, un momento di grande devozione che richiama il senso di appartenenza di tutta la comunità. Il 29 marzo, venerdì santo, gli 11 blocchi statuari usciranno dalla chiesa Nuovo Oratorio della Pace di via 24 maggio per attraversare il centro, accompagnati da sette bande e dalle caratteristiche figure dei Babbaluci e delle Biancuzze; novità di quest’anno i tamburi dell’associazione culturale Rione Panzera di Motta S. Anastasia. Al lavoro già da mesi la confraternita del SS. Crocifisso il Ritrovato per definire, insieme a Prefettura e Comune, gli aspetti tecnici della manifestazione. Con la collocazione dei cordoli lungo il corso Cavour, sarà necessario porre il divieto di sosta per il quale è stata già disposta l’ordinanza. Nei giorni scorsi il governatore della confraternita Pietro Corona è tornato a discutere della possibilità di collocare nella via Oratorio San Francesco - che le Barette, al termine della benedizione in piazza Duomo, ripercorrono in salita con la suggestiva corsa per far rientro in chiesa, una targa commemorativa con la dicitura “A ‘nchianata di Varetti”. Tanti i messinesi che hanno sottoscritto con una raccolta firme la richiesta inoltrata all’assessore alla Toponomastica Enzo Caruso; qualora venisse accolta, sarà cura della stessa confraternita far realizzare e collocare l’inscrizione secondo le indicazioni impartite dal servizio Toponomastica del Comune di Messina. A preoccupare la confraternita è la mancanza di portatori: a tal proposito il governatore lancia un accorato appello a quanti fra i cittadini, vorranno dare la propria disponibilità affinchè questa tradizione non si spenga. “A nessuno piacerebbe che le Barette vengano messe sulle ruote, per questo chiediamo ai messinesi di darci una mano; le Barette non sono nostre ma di tutta la città. Vi chiediamo di darci una mano, aiutateci e aiutiamoci tutti a mantenere vive le tradizioni della nostra storia”. Venerdì prossimo alle 21, l’arcivescovo Accolla presiederà la via Crucis che dalla chiesa delle Barette si snoderà lungo la via 24 maggio per concludersi al monastero di Montevergine.

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