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Messina, alla Galleria Vittorio Emanuele si attende il nuovo pavimento

A piccoli passi, ma si va avanti. Un lavoro che sta procedendo quasi in sordina, anche se molto atteso. In ritardo sulla tabella di marcia, dopo tante difficoltà e intoppi, continuano gli interventi che porteranno una ventata di novità per la Galleria Vittorio Emanuele. Uno dei luoghi potenzialmente più belli della città, ma sempre poco sfruttato e valorizzato, aspetta di cambiare totalmente look come prevede un progetto che risale alla scorsa amministrazione e che nel settembre 2021 prendeva il via per dare una vita nuova alla Galleria.

In attesa di poter davvero vedere prendere forma quel progetto, sono andati avanti interventi meno visibili ma importanti e fondamentali sl fronte della sicurezza: il rifacimento della volta e delle grandi finestre. Dopo l'eliminazione delle infiltrazioni e la messa in sicurezza della grande cupola centrale, in questi ultimi mesi gli operai hanno lavorato per mettere in sicurezza tutti i costoloni, cioè degli archi principali. Un fuori programma che ha rallentato i lavori, perché inizialmente non erano previsti questi interventi. Solo operando sulla cupola e le infilitrazioni dal tetto ci si è resi conto che lo stato di ammaloramento era più esteso del previsto. E dunque si è reso necessario allargare il cantiere, tanto da dover ricorrere ad un nuovo appalto che ha previsto anche la pulizia delle grandi vetrate. Questa fase si è finalmente conclusa e adesso si passa ad uno degli step forse più attesi: la sistemazione del prezioso mosaico che pavimenta la galleria, ormai nel totale abbandono. La ditta ha cercato a lungo le tessere da usare per sostiture quelle mancanti, a settembre sembrava fatta ed era annunciata la posa, ma gli interventi sui costoloni hanno rinviato questa fase. Adesso però si può partire. L'assessore Francesco Caminiti spiega che entro questo mese di marzo ci sarà il delicato lavoro sul mosaico e la posa di nuovi oblò di vetro a terra. Il progetto prevedeva poi anche una riorganizzazione dello spazio interno con dei percorsi che valorizzassero sia gli aspetti artistici e architettonici, sia le aree destinate ai locali presenti all'interno. Vedremo cosa accadrà.

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