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Messina, la consegna del viadotto Ritiro slitta a giugno. Ma si teme un'altra estate da incubo

La consegna del viadotto Ritiro non potrà avvenire alla fine del prossimo mese. Presumibilmente. Dovrebbe avvenire, il condizionale viste le tante promesse disattese, è d'obbligo, avverrà a ridosso dell'estate tra luglio e giugno. C'è una controversia da risolvere. La Toto costruzioini, la ditta che ha l'appalto dell'opera, chiede 17 milioni di euro in più. A tanto ammontano le riserve avanzate nel corso di una riunione che si è tenuta a Palermo nei giorni scorsi. Di contro, il Consorzio, ha applicato alla Toto per i ritardi accumulati, cinque milioni di penali. E' il massimo che si può applicare in base all'importo dell'appalto costato già 55 milioni. C'è da dire che il Cas deve saldare ancora fatture per circa 2 milioni di euro. I lavori sarebbero già arrivati al 95%. All'appello mancano il pilone nuovo e due rampe. Un passo da un traguardo che non arriva mai. Un obiettivo che si attende dal 2012 tra contenziosi, cambi di progetti, bypass e pareri discordanti. Di mezzo la grande pazienza dei messinesi e degli automobilisti costretti a mettersi in coda sotto il sole cocente in estate per ore. A parlare il nuovo direttore generale del consorzio autostrade Franco Calogero Fazio. Difficile si arrivi prima dell'estate

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