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Messina, "ladri di bambini" avvistati ovunque: monta la psicosi. Due le denunce

Una vera psicosi collettiva, esplosa su Facebook e proseguita nelle chat dei genitori degli studenti, nelle scuole, nei bar, nei posti di lavoro. Vocali dai toni allarmistici che mettono in guardia dalla presenza di bande di rom sguinzagliate a Messina per rapire bambini. Addirittura testimonianze di aggressioni subite allo scopo di portar via i piccoli dalle braccia delle mamme o di ragazzini riusciti a fuggire dalle grinfie dei rapitori. E naturalmente sui social in molti giurano di aver presentato denuncia alle forze dell'ordine con dovizia di particolari.

Un caso che è montato di ora in ora alimentando paura e preoccupazione ma come sempre in queste situazioni bisogna guardare solo i dati concreti. E la realtà che ne viene fuori è un'altra. Due sole denunce finora sono state presentate alle stazioni Carabinieri di Gazzi e Tremestieri. In una si tratta di una rapina compiuta ai danni di una donna con in braccio un bambino di circa un anno. Due uomini, con accento romeno, sono scesi da una Lancia Y. Uno le ha tirato i capelli e dopo averle sferrato un pugno si è fatto consegnare 20 euro.

Il secondo caso è accaduto sabato sera a Santa Lucia sopra Contesse. Tre persone su un'auto hanno avvicinato un 13enne e gli hanno chiesto di salire a bordo. Il ragazzino spaventato si è messo a correre e si è rifugiato a casa dalla nonna. Da questa denuncia è partito il tam tam su facebook e da lì improvvisamente i casi sono diventati decine a Bisconte, Camaro, Villaggio Aldisio, ancora Fondo Fucile. Ma di denunce neanche l'ombra. Solo segnalazioni al 112 ed al 113. Alla centrale operativa della Polizia di Stato ieri sono arrivate due telefonate che segnalavano una Lancia Y ed un Doblò Fiat sospetti a S.Lucia sopra Contesse e Zafferia ma all'arrivo delle Volanti non c'era nessuno. Stamattina un'altra segnalazione sempre al 113 che la dice lunga sul clima di caccia alle streghe di queste ore. Qualcuno ha segnalato due stranieri che si aggiravano con fare sospetto davanti all'Istituto Albino Luciani di Fondo Fucile. Fermati ed identificati dai poliziotti erano un russo ed un ucraino che avevano appuntamento con una persona per concordare le modalità di un trasloco. Per le forze dell'ordine, che comunque stanno vigilando e non sottovalutano nessuna segnalazione, al momento non ci sarebbe nessun indizio che possa giustificare il panico esploso in città per la presenza di bande di rom a caccia di bambini.

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