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Barachini alla Ses a Messina: credo nell'informazione locale che sa raccontare il territorio, e qui è viva e vitale

"C'è una grande soddisfazione nel vedere quanto l'informazione in questo territorio sia viva e vitale. Quanto sia importante per la sua economia, e quanto racconti anche la vita di questo territorio. E poi vedere una realtà attiva, innovativa tecnologicamente, che anche a tarda notte continua a lavorare e a produrre i nostri giornali di carta: la carta alla quale siamo tutti legati, noi che in qualche modo ci occupiamo di informazione. È davvero sempre una grande emozione".

A dirlo il sottosegretario all'Editoria Alberto Barachini, visitando nei giorni scorsi a Messina il polo produttivo di Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia, dove ha poi inaugurato la GDS Academy con scuole e università in un auditorium stracolmo di giovani da Sicilia e Calabria. Barachini, accolto dal presidente di Ses Lino Morgante con la prefetta Cosima Di Stani, il consiglio d'amministrazione della Fondazione Bonino Pulejo e il vicepresidente Giuseppe Ilacqua, nel media center dove hanno sede le redazioni (giornale, sito web, tv e radio) ha visitato nelle fasi serali di piena attività le due rotative che ogni giorno stampano undici quotidiani, i due del gruppo (Gazzetta del Sud in quattro edizioni: Messina-Sicilia; Reggio; Cosenza e Catanzaro-Crotone-Lamezia-Vibo; il Giornale di Sicilia con due: Palermo e Trapani-Agrigento) e altre nove testate nazionali diffuse poi attraverso una articolata rete di distribuzione sui territori di riferimento, Sicilia e Calabria. Il sottosegretario ha visitato tutti i reparti della filiera produttiva, dalla redazione al settore poligrafico, e poi la fotoincisione delle lastre d'alluminio, la stampa su carta e lo spettacolare passaggio delle singole copie al circuito di distribuzione, seguendo le fasi - tra digitalizzazione e sorveglianza "umana" - della complessa organizzazione legata alle diverse tempistiche di stampa di ciascuna testata.

Un apparato industriale all'avanguardia

Significativo l'impatto con un apparato industriale tecnologicamente all'avanguardia, particolarmente attivo in territori dallo sviluppo economico e sociale difficile, come quelli del Sud, e frutto di un importante investimento da parte della Ses, fortemente voluto dall'allora presidente Giovanni Morgante, portato poi a compimento dal figlio Lino, che nel 2019 ha assunto la guida del Gruppo, di cui era direttore editoriale e amministratore delegato, presiedendo anche la Fondazione, ente no profit azionista di riferimento della Ses. Nello stesso anno, alla rotativa Kba che stampa full color fino a 96 pagine in formato 35x50, fino a 40mila copie all’ora, fu affiancata la nuova rotativa, più ecologica ed efficiente, che può stampare fino a un massimo di 72 pagine full color in formato 31X44. Una imponente macchina a singola larghezza basata su 9 torri, un vero gioiello innovativo per automazione ed elettronica, che prevede al termine di ogni ciclo il cambio lastre completamente automatico e il controllo remoto. È stata progettata per edizioni brevi e consente una elevata produttività, è inoltre dotata di un sistema di controllo del registro automatico che consente una perfetta stampa in quadricromia in formato tabloid.

Una società editrice che dunque ha deciso di scommettere fortemente sulla crescita culturale e la partecipazione - attraverso la conoscenza - delle comunità dei suoi territori, garantendo una informazione capillare, che li raccontasse al meglio, e plurale, veicolando la diffusione anche di altre testate sulle aree di riferimento. Ma, al contempo, puntando moltissimo anche sull'evoluzione degli altri canali, digitale e radiotelevisivo, per offrire una comunicazione multimediale capace di intercettare le preferenze dell'utenza, veicolando sempre informazione di qualità.

La presenza territoriale originale che diventa il racconto del mondo

"Credo moltissimo nell'informazione tutta - ha evidenziato Barachini, giornalista professionista, che ha iniziato la sua carriera nel 1994, collaborando con il quotidiano “Il Tirreno”, per poi passare, nel 1999, al Gruppo Mediaset - e in quella locale in modo particolare, perché il senso di un territorio e di una comunità viene rappresentato in maniera straordinaria dai cronisti e giornalisti che sono presenti in quella terra, che parlano con le persone con il linguaggio di quella terra e che sanno raccontarla. Io vedo tutta l'informazione partire da un posto preciso e quindi da un territorio preciso, perché solo la grande presenza territoriale può diventare poi il racconto del mondo. Vivere in un quotidiano locale vuol dire cominciare a comprendere dinamiche molto più grandi poi di quel territorio stesso, io credo che la fortuna dell'informazione sia certamente raccontare cosa avviene nel mondo cominciando dalla porta di casa". E secondo il sottosegretario, è uno in particolare il tratto distintivo dell'informazione locale: "E' l'originalità, perché solo se i contenuti sono diversi dalla cronaca di altri mondi rappresentano il motivo principale che suscita la curiosità, che attrae verso quell'organo di informazione e che quindi poi sostiene tutto questo mondo".

Vicini all'editoria, che garantisce un bene prezioso

"Il sistema dell'informazione - ha sottolineato ancora Barachini - ha attraversato una crisi drammatica, quella del covid, e ora quella dei costi delle materie prime, ad esempio il costo della carta. Noi come Dipartimento abbiamo sostenuto in parte questi costi, migliorando anche gli strumenti e l'accesso agli strumenti di sostegno per le materie prime. Dobbiamo continuare a farlo dobbiamo essere vicini agli editori, perché gli editori sono le persone che sostengono economicamente un bene preziosissimo, quello dell'informazione, che orienta la vita dei cittadini, orienta le passioni, il posizionamento quotidiano delle persone. E' un bene prezioso, democratico, difeso dalla nostra Costituzione, e dobbiamo fare di tutto per sostenere questo universo".

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