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Messina, in Cattedrale la benedizione al nuovo anno scolastico

La scuola è la palestra della vita, un luogo dove si impara la bellezza dello stare insieme condividendo saperi ed esperienze. Lo sanno bene le alunne e gli alunni della scuola messinese che stamattina in Cattedrale si sono radunati numerosi come non mai attorno all’arcivescovo per la messa d’inaugurazione dell’anno scolastico organizzata dagli Uffici diocesani Insegnanti di religione e di pastorale scolastica e comunicazioni sociali. Un momento di dialogo gioioso nel quale mons. Accolla, facendosi giovane tra i giovani e piccolo tra i piccoli, ha parlato a tutti di un Gesù amico e compagno di viaggio. La folta presenza degli Istituti superiori e comprensivi, con il provveditore agli Studi Stello Vadalà, l’assessore all’Istruzione del Comune Pietro Currò, dirigenti e docenti, è la conferma che i giovani sentono forte il richiamo della preghiera come spazio di ascolto e dialogo. “Voglio stare vicino a voi con il cuore” ha detto mons. Accolla ringraziando tutti per aver accolto il richiamo di questa giornata segno di accoglienza, il capodanno della scuola, come lo ha definito il provveditore. A loro il presule ha chiesto di farsi compagni di cammino e portavoce della bellezza di Gesù con chi non lo ha ancora conosciuto o con chi, come i popoli che continuano a fare la guerra, sembrano averlo dimenticato. Educare alla complessità e riscoprire le emozioni sono la sfida congiunta lanciata dal provveditore e dall’assessore Currò, che hanno accolto l’invito del diacono Nino Andriolo a non distogliere lo sguardo dalla piaga della dispersione scolastica. Ad animare la messa concelebrata dai sacerdoti Giò Tavilla e Giovanni Pelleriti, docenti degli Istituti Maurolico e Caio Dulio, alunne e alunni del Collegio S. Ignazio che hanno curato il servizio all’altare e il canto e del Bisazza che hanno provveduto alle letture e alla preghiera dei fedeli. Tra le intenzioni quella per docenti e dirigenti, chiamati a prendere decisioni di responsabilità per il bene delle comunità scolastiche e per gli studenti, perché trovino sempre la forza di abbattere le barriere dell’incomprensione e dell’intolleranza.

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