E' stata senz'altro l'alta velocità la principale causa del tragico incidente di ieri notte sul viadotto Giudici della tangenziale in direzione Palermo costato la vita a due automobilisti mentre altre quattro sono rimaste ferite. Le indagini della Polizia Stradale, eseguite fino a questo momento, non lasciano dubbi. Tutte le auto, due Audi A 3 ed una Bmw viaggiavano ben oltre i limiti di velocità consentiti in quel tratto di strada in discesa, appena fuori fra l'altro della galleria Telegrafo dove si procede su una sola corsia. Ma c'è di più dalle prime indagini della Polizia Stradale: una delle vittime aveva la patente sospesa, all'altra era stata revocata. Ad originare l'incidente l'Audi A3 condotta dal 30enne messinese Maurizio Costanzo, un ex pizzaiolo abitante a S. Michele. L'auto è arrivata come un proiettile portandosi via 20 metri di un doppio guard rail, con tripla lama e rete di protezione. Poi si è ribaltata. Costanzo è rimasto sull'asfalto agonizzante (morirà 20 minuti dopo sull'ambulanza). Poco dopo è sopraggiunta una BMW con una famiglia a bordo , padre, madre ed un ragazzino. Il conducente non è riuscito ad evitare l'impatto con la macchina di Costanzo ma senza gravi conseguenze per gli occupanti ora tutti fuori pericolo. Quindi la seconda Audi A3 che si è schiantata contro la macchina di Costanzo. Fabio Materia 46enne impiegato delle poste di Barcellona muore sul colpo. La sua compagna rimane ferita ma in maniera non grave. I feriti sono stati traportati negli ospedali messinesi mentre le salme di Costanzo e Materia si trovano negli obitori del Papardo e del Policlinico. Il magistrato di turno,Giuseppe Adornato ha aperto un fascicolo e disposto le autopsie per capire soprattutto se l'automobilista che ha innescato l'incidente abbia avuto un malore e se i tre conducenti viaggiassero in condizioni psicofisiche alterate. Tutti atti dovuti in situazioni del genere. L'incarico per l'esame autoptico sarà conferito al medico legale fra martedì e mercoledì.
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