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"Il Linguaggio di genere nella narrazione giornalistica" all'Ateneo di Messina

Il Linguaggio di genere nella narrazione giornalistica, tra grammatica ed etica, è stato il tema del primo corso di formazione giornalistica, tenutosi ieri al polo universitario dell'Annunziata, nell'ambito del programma promosso in collaborazione tra il Dipartimento di civiltà antiche e moderne e l'assostampa Messina. Ad approfondire la tematica sono stati il prof. Fabio Rossi, ordinario di linguistica italiana al Dicam, e la giornalista della Gazzetta del Sud Natalia La Rosa, vicecaposervizio responsabile dell'inserto Noi Magazine e della GDS Academy. A moderare i lavori il segretario dell’Assostampa Messina Sergio Magazzù mentre ha portato i saluti istituzionali il prof. Giuseppe Giordano, direttore del Dipartimento.

L'incontro è stato inserito anche tra le attività di Unime Gds Lab, il laboratorio di tecnica giornalistica promosso da Società Editrice Sud con l'Università.

L'argomento ha suscitato un grande interesse nella platea di professionisti dell'informazione e giovani interessati alla carriera giornalistica, alla luce della nuova sensibilità che richiama ad una narrazione più inclusiva e rappresentativa delle tante diversità che compongono il tessuto sociale. Ciò soprattutto per chi fa comunicazione professionale, con precisi obblighi deontologici e con una grande responsabilità non solo nei contenuti, ma anche nella forma espressiva usata. Si è parlato del parere dell'Accademia della Crusca che ha affermato la necessità di declinare al femminile le professioni, superando pregiudizi e stereotipi che nel tempo hanno consolidato un uso delle parole non rispettoso delle diversità di genere, soffocando in particolare l'identità delle donne con appellativi professionali maschili. Ma si è parlato anche di asterischi e schwa, e delle formule con cui nella lingua italiana si possono rappresentare le persone transgender o quelle con patologie, per un linguaggio più delicato e rispettoso.

Il secondo corso il 3 maggio prossimo avrà come tema il dibattito sul fine vita in Italia. Relatori saranno Anna Gensabella, già ordinaria Unime di Filosofia morale, Francesco Puliatti, responsabile del coordinamento per la donazione e i trapianti del Policlinico e la giornalista Lorenza Mazzeo, anestesista dell’Irccs Neurolesi Bonino Pulejo. Il successivo appuntamento il 17 maggio sul tema "La rappresentazione della guerra tra realtà e post-verità", mentre il 16 Giugno si parlerà di informazione nell’era del Metaverso.

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