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Messina e la triste storia di Luigi: segregato in casa a 11 anni

Luigi ha 11 anni, è un bambino gigante, con gli occhi enormi, il sorriso dolcissimo. E fa innamorare tutti. «Mio figlio è un diamante dal valore inestimabile», dice la mamma Mariella. Ma la vita del piccolo Luigi e quella dei suoi genitori non è per nulla facile. Il bimbo soffre di una leucodistrofia molto rara, la malattia di Pelizaeus-Merzbacher, e può spostarsi solo sulla sedia a rotelle. In 11 anni è riuscito, grazie all’altruismo di tante persone, a vincere tante battaglie. Come quella per andare al mare o quella per stare più al caldo d’inverno. Da Napoli per lui è arrivata una sedia job, mentre la polizia di Messina gli ha donato una stufa elettrica, quando si è accorta che quella che usava la famiglia perdeva gas.

Luigino ha realizzato anche il sogno di una casa nuova, senza umidità e dove poter crescere cercando di ridurre al massimo i problemi che ha. L’arrivo nella sua nuova casa, nel 2020, anche grazie al supporto del Comune, è stato un sogno per la famiglia Trapani. Solo che presto si sono accorti che quell’abitazione, al primo piano di un condominio del torrente Trapani, per Luigi era una prigione. Perché quando si inseriva la carrozzina nel montascale che era stato installato, la sedia a rotelle non riusciva a passare dalle scale che erano troppo strette. Allora è stata acquistata una nuova carrozzina, più piccola, ma con quella il montascale non funziona. Purtroppo, Luigi non può più usare neanche l'ascensore della palazzina perché anche quello non riesce a contenere la sua sedia a rotelle.

E allora che si fa? Si spera nel buon cuore degli amici e dei vicini di casa: ci vogliono quattro persone per consentire a Luigi di poter uscire dalla sua stanzetta. E, ormai da tempo, non lo fa neanche per andare a scuola. Dovrebbe frequentare la prima media alla scuola “Vittorini”, ma è così solo sulla carta. Purtroppo, neanche fare terapia a domicilio è cosa semplice e dopo qualche problema con l’assistenza fornita dai servizi sociali comunali, i genitori di Luigi hanno preferito rinunciare al servizio. Al Comune, però, i signori Trapani continuano a chiedere almeno una cosa: poter realizzare, a proprie spese, una passerella mobile di circa un metro che dal balcone della casa arriva sulla strada. In passato gli è stato spiegato che non è possibile, Luigi però così vive praticamente segregato in casa.

Ieri, intanto, è bastato raccontare nel tg di Rtp la storia di Luigi per ricevere immediatamente la prova del grande cuore dei messinesi: una ditta cittadina si è infatti messa a disposizione della famiglia e martedì prossimo i tecnici effettueranno un sopralluogo nell’abitazione di Luigi per cercare di risolvere il problema del montascale.

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