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Messina, barche nei laghi e i canali: sfratto in vista per gli abusivi

Il servizio veterinario dell'Asp nei giorni scorsi ha provocato la stretta. Un fulmine a ciel quasi sereno che ha colpito molluschicultori e pescatori. I primi utilizzano i laghi per la loro attività i secondi transitano sul canale per raggiungere il mare.

Benzina e idrocarburi vari in quantità incontrollate, secondo i tecnici dell'Asp che richiamano stringenti regole europee e nazionali, sono incompatibili con la presenza di mìtili destinati all'uso umano.

Il rischio è che quegli idrocarburi possano finire dai canali ai laghi, dai laghi nelle vongole e poi nei nostri piatti. Anche se i controlli sui prodotti sono molti serrati. E allora nei giorni scorsi si è tenuto un Vertice alla ex Provincia.  E si è deciso di stendere un nuovo regolamento ed emetterre una nuova ordinanza.

C'è evidentemente lo sfratto in vista per le barche non autorizzate. Il dirigente veterinario Monaco ai nostri microfoni è stato chiaro.

Il vertice si è svolto di Palazzo dei Leoni ha affrontato il problema a 360 gradi. L’incontro, sollecitato dal Sindaco Metropolitano Federico Basile, ha riunito città metropolitana, comune, guardia costiera, riserva di Capo Peloro. E' stato deciso  di avviare un censimento delle imbarcazioni usate dai mitilicultori presenti nei laghi di Faro e Ganzirri, per individuare quali imbarcazioni a motore siano legittimate alla navigazione interna, per le esigenze strettamente connesse alle attività produttive autorizzate.

Riflettori puntati sulla navigazione all'interno dei canali che collegano i due laghi al mare. Insomma c'è l’esigenza di emettere un provvedimento regolatorio della navigazione. La regolamentazione  terrà in debita considerazione le esigenze delle storiche attività economiche di allevamento di molluschi che caratterizzano l’area,  le esigenze degli abitanti della zona e dei diportisti. Gli operatori  dovranno limitare sui laghi  allo stretto indispensabile l’utilizzo di motori a scoppio ed immaginare un percorso virtuoso per il prossimo futuro a “zero emissioni”, che veda la progressiva sostituzione dei motori endotermici con dei moderni motori elettrici.  All'interno dei due laghi ricadenti nella zona di massima protezione ambientale però ci sarà una zona off limits per le barche a motore e sarà attivato un sistema di videosorveglianza.

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