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A Palazzo Zanca dipendenti e sindacati sul piede di guerra dopo l'accordo saltato con il Comune

Un accordo che sembrava fatto, che aveva visto i sindacati pronti a fare un piccolo passo indietro per ottenere un risultato che avrebbe sbloccato per tutti i dipendenti comunali le somme arretrate delle posizioni economiche organizzative e invece è saltato tutto. I lavoratori che aspettano ancora il riconoscimento delle indennità aggiuntive del 2023 erano disposti a rinunciare ad una piccola parte di quanto dovuto per far sì che le somme disponibili coprissero tutti, ma all'incontro di ieri con il direttore generale la proposta si è arenata davanti ad una richiesta che i sindacati definiscono incostituzionale. In pratica ogni lavoratore dovrebbe firmare una sorta di rinuncia ad ogni ipotetico ricorso. Perché al direttore generale la firma di tutti i sindacati sull'accordo evidentemente non è sembrata una garanzia. Nel Salone delle Bandiere del Comune un'infuocata e partecipata assemblea indetta dalle Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, Csa e Silpol.

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