Quello della rete non è un mondo altro da noi, ci appartiene, è reale e come tale presenta aspetti positivi e negativi, sebbene gli ultimi vengono ancora spesso sottovalutati, soprattutto dai giovani. Il dilagare dei cyber crimini e delle truffe on line, la necessità di acquisire cultura della sicurezza informatica: come difendersi dai pericoli della rete? A parlarne ai giovani delle scuole messinesi è stato il primo dirigente della Polizia di Stato Marcello La Bella, dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica, organizzato dall’associazione Dirigenti scolastici e territorio presieduta da Angelo Miceli. Il web, al quale i giovani hanno accesso quotidiano per lo svolgimento di tante attività, nasconda in realtà molte insidie, poiché anche inconsapevolmente si può rimanere vittime di gravi reati contro la persona, come ad esempio il revenge porn e la pedofilia. La Polizia di Stato, ha spiegato Marcello La Bella, riveste un ruolo preminente nel campo delle indagini informatiche, con compiti di esclusività affidati dalla legge alla Polizia Postale in settori quali la pedopornografia, la protezione delle infrastrutture critiche informatiche ed il cyberterrorismo. Tra i fenomeni che attualmente preoccupano maggiormente le istituzioni quello della pornografia minorile, sempre più diffusa fra adolescenti e giovani delle scuole medie e superiori, che espongono la propria immagine attraverso l’invio di foto e filmati, poi diffusi in rete dai loro stessi coetanei.