Migliaia i conti dei morosi pignorati. Quanti esattamente siano è un mistero. Sulla lista nera ci sono circa 40 mila utenti che rappresentano il 40% degli utenti Amam che a Messina sono circa 90 mila. Quattro utenti su dieci non pagano. E questo è un dato incontrovertibile. Tra i morosi anche diversi condomìni che si sono visti pignorare il proprio conto. Tra questi il caso di un condominio che sino a un anno fa aveva un debito di 200 mila euro. Ma sotto i riflettori ci sono le procedure di recupero crediti che riguardano le bollette Amam. A chiedere di vigilare sulle procedure di recupero crediti che riguardano le bollette Amam è il consigliere di Fratelli D'Italia Dario Carbone. In molti casi secondo Carbone, che avrebbe ricevuto più segnalazioni verrebbero ignorate le richieste di rateizzazione già approvate. Attaccherebbero cioè i conti bancari anche in presenza di uno stop già concesso dagli uffici amministrativi. Ci sarebbero poi errori a volte anche macroscopici sulle cifre richieste secondo l'associazione dei consumatori Adiconsum. Carbone oggi sbotta: “Bene gli sportelli Amam nelle Municipalità ma si vigili sulla correttezza delle procedure di pignoramento nei confronti dei contribuenti. Ma quanti sono i conti corrente sotto pignoramento? Un dato impossibile da avere secondo Amam. “Sono cifre- spiega il presidente Alibrandi che possiede solo chi effettua il recupero”. Il recupero crediti e gli accertamenti sono affidati alla B consulenze società con sede a Montalto Uffugo in provincia di Cosenza. Si inizia con l'accertamento e subito dopo scatta l'avvio della procedura. Le osservazioni presentate dal Codacons ai giudici sono dettagliate. Gli atti notificati- scrive l'avvocato Cardile- sono incomprensibili alla stragrande maggioranza degli utenti. Si rivolge prima un invito al contraddittorio da effettuarsi entro 60 giorni poi viene indicato un ulteriore termine per pagare e per ricorrere di 60 giorni ma poi si fa riferimento ad altro termine di 30 giorni richiamando l’art. 3 del Regio decreto 639/1910, una norma ormai abrogata. L’Aman inoltre, nell'effettuare il pignoramento, si avvale di una normativa speciale prevista solo per i Comuni e le Province di cui comunque non può avvalersi trattandosi di entrate non tributarie, che consente di procedere al "pignoramento esattoriale", senza che vi sia un controllo sulla legittimità della procedura esercitato dal Giudice dell'Esecuzione. Spesso vengono anche richieste somme già pagate o comunque prescritte.