È guerra dei numeri sulle baracche. Questa mattina sono stati consegnati, ma solo sulla carta, i lavori per la demolizione delle baracche del rione Taormina all'impresa Cericola. Solo un passaggio amministrativo ma importante perchè fa da prologo a quanto avverrà nei prossimi giorni e cioè il via alle ruspe.
Si inzia da Via Taormina per arrivare in via Ennio. Stesso rione stessa baraccopoli. C'è uno scoglio rappresentato da cinque famiglie che secondo Arisme occupano cinque baracche abusivamante. Sono entrate cioè dopo il marzo del 2019. Tra di loro anche una famiglia con un quindicenne affetto ad distrofia muscolare. Il subcommissario Trovato ha comunque dato mandato ad Arisme e ai vigli affinchè effettuino nuove verifiche.
Ma ad intervenire intanto è l'ex segretario genarele della Cisl Tonino Genovese che è stato esperto dell'ufficio commissariale ed è portavoce dell'associazione Partecipazione. “Ormai è prossima la scadenza (31 dicembre) dei poteri speciali e da ogni parte, giustamente si chiede la proroga. Ma nel frattempo, per perchè questi poteri speciali non si usano? A cosa servono i poteri speciali se si tengono chiusi a chiave”. E aggiunge: "Le demolizioni di questo porzione della baraccopoli non dovevano iniziare a luglio? E sui numeri è piena polemica. L'ufficio commissariale per il risanamento parala di 150 baracche da demolire ad ottobre, 90 delle quali al rione Taormina. Scurria ex subcommissario a Messina, attuale subcommissario in Calabria per il risanamento di aree degradate a Rosarno e San Ferdinando parla di numero esagerati. Non bisogna esagerare né in eccesso nè in difetto”.
“In via Ennio Quinto (Rione Taormina) le baracche erano 32 baracche occupate e sono stati assegnati 32 alloggi, quella chiuse erano una decina. Si sono moltiplicate?" E poi aggiunge: “Il numero delle case assegnate è fermo a 32. In linea con quelle assegnate ogni anno dall'IACP prima del 2018”.
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