Non solo "pet therapy": a Messina gli interventi per la disabilità hanno quattro zampe, un’anima e un centro d'eccellenza
È l’unico centro universitario in Italia specializzato negli interventi assistiti con animali. Ma guai a chiamarla “pet therapy”: perché Messina, in questo settore, è un passo avanti. Dal 2019, all’interno del Dipartimento di Veterinaria della Cittadella universitaria dell’Annunziata, esiste una struttura d’eccellenza che rappresenta una vera avanguardia nel supporto alle persone con disabilità. Nel corso del 2025, il centro ha seguito progetti mirati per una decina di bambini con disturbi dello spettro autistico, problemi del linguaggio e schizofrenia. L’obiettivo principale è la ricerca scientifica, ma modus operandi e risultati ottenuti parlano chiaro. Perché al centro dell’Annunziata, l’interazione con i cavalli non si limita alla semplice ippoterapia e tutto è gestito da personale altamente qualificato: un intervento non corretto potrebbe, infatti, essere dannoso sia per la persona che per l’animale. Il centro di Messina, infatti, si distingue per un approccio completamente diverso dalla semplice "pet therapy": c’è un progetto che mira al raggiungimento di un traguardo, piccolo o grande che sia, per il bambino. C’è anche l’aspetto ludico-ricreativo. E poi c’è il benessere dell’animale, che spesso, in questo settore, non viene minimamente considerato da chi tende, piuttosto, a trasferire al bambino l’idea di interagire con un oggetto e non con un essere vivente. In sei anni, grazie al passaparola, i progetti annuali sono passati da due a dieci. E tra i casi più emozionanti c’è quello di un bambino che, durante il percorso, ha pronunciato la sua prima parola: il nome del cane con cui interagiva. Per le sue competenze, il centro è stato recentemente chiamato a fornire supporto tecnico-scientifico a una rete di tredici associazioni impegnate nella definizione di protocolli terapeutici standardizzati per tutta la regione. E proprio dalla Regione potrebbe arrivare la spinta decisiva: all’Ars è in discussione un disegno di legge, già approvato in altre regioni come la Lombardia, che consentirebbe di inserire gli interventi assistiti tra le prestazioni sanitarie riconosciute. Una misura che permetterebbe al centro di Messina di accogliere un numero sempre maggiore di utenti, portando avanti un modello di cura che unisce scienza, empatia e rispetto per gli animali.