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Il concerto per Genziana, commozione al teatro Vittorio Emanuele di Messina. Tanti ricordi struggenti

Non è facile raccontare le emozioni, perché a volte le parole non sono sufficienti a ricreare le sfumature e le vette che i sentimenti possono raggiungere. E ieri, al Teatro Vittorio Emanuele, le emozioni sono state protagoniste. Perché la commozione che ammantava la serata ha portato in scena due rappresentazioni: della prima sono stati assoluti interpreti il cuore e il coraggio dei professori d'orchestra, grandi professionisti che hanno scelto di salire sul palco per onorare la loro collega e amica Genziana D'Anna, mentre della seconda è stata protagonista loro arte, la musica, con l'esecuzione della Nona sinfonia di Beethoven, conosciuta come la "Corale".

Un lungo, lunghissimo applauso ha accolto gli orchestrali al loro ingresso sul palcoscenico, lo sguardo del pubblico sui loro volti, trasfigurati dal dolore e dall'incredulità, e su quella sedia vuota coperta di fiori, posta proprio al centro del palco, nel cuore delle postazioni dei musicisti.

È stato il direttore d'orchestra Matthias Fletzberger a porgere le condoglianze dei vertici dell'ente e a spiegare la scelta di suonare  Ricordi struggenti della collega nelle parole poi di Maurizio Salemi, primo violoncello, che di Genziana D'Anna era amico ancor prima che collega

Perché questo è un'orchestra: un unico insieme di tante anime.

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