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Porto Tremestieri tra dubbi e possibili ritardi, il 7 ottobre la riunione tecnica. Preoccupazione dei sindacati

Mentre resta un rebus la diga foranea sul porto di Tremestieri, l'opera più controversa e importante degli ultimi anni, spunta una riunione convocata per martedì 7 ottobre. Si tratta di una  riunione tecnica tra direzione lavori e ditta Bruno Teodoro.  Francesco Di Sarcina, commissario per l'opera, assicura che si tratta solo di routine. Il sindaco Federico Basile ieri si è detto moderatamente tranquillo e certo che i lavori andranno avanti. Ma i motivi per essere invece preoccupati vista la storia di quell'opera, vista l'importanza per la città ci sono tutti. Non c'è infatti traccia della diga foranea, il pezzo più importante del porto, quello su cui già ad aprile lo stesso Di Sarcina esprimeva preoccupazione. Il mese di luglio veniva definito cruciale per il futuro del porto visto che sarebbero dovuti iniziare i lavori della diga e a quel punto si sarebbe dovuto capire il grado di difficoltà nei fondali per posare la palificazione. Invece nulla di tutto questo.

Nulla sulle eventuali rocce sommerse, sui pali, sulla diga e sui tempi per la costruzione. E oggi tuona il sindacato Uil: “Sembrerebbe che i ritardi nella realizzazione della diga foranea- scrive il sindacato- siano strettamente connessi con la mancanza di una parte di finanziamenti”. E aggiunge: “Esprimiamo seria preoccupazione per il concreto rischio di stallo dei lavori: eppure l’infrastruttura è fondamentale per il futuro di Messina che, anche alla luce della firma del contratto per il nuovo waterfront sottoscritto dall’Autorità di sistema portuale dello stretto, sarà finalmente libera dal traffico commerciale e dai tir".

Ad intervenire Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica, e Antonino Di Mento, segretario generale Uiltrasporti. Il sindacato poi precisa:  “Ben conoscendo la professionalità dell’ingegnere. Francesco Di Sarcina,  siamo assolutamente persuasi della necessità che parli alla città con estrema chiarezza e trasparenza raccontando lo stato dell’arte e la realtà dei fatti che, oggettivamente, stanno causando queste serie preoccupazioni.  Chiediamo un confronto di merito”. In gioco ci sono  87 milioni di euro in gioco. La data prefissata per la consegna è ottobre 2026.

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