Sedici anni dopo, a che punto sono la previsione e la prevenzione di eventi climatici estremi come quello di 16 anni fa? É la domanda a cui hanno provato a dare una risposta, in un convegno a palazzo Zanca, alcuni esperti anche nazionali del settore. C'è un prima e un dopo Giampilieri. Vale per la città e vale anche per l'italia. Perché la consapevolezza di una attenzione concreta, immediata e tempestiva su determinati fenomeno è divenuta ancora più alta. Protocolli, procedure operative ma anche le soluzioni per la ricostruzione sono stati inseriti nelle routine nazionali.
Non è un caso se oggi a palazzo Zanca per il convegno voluto a 16 anni dai fatti di Giampilieri e Scaletta c'erano rappresentanti di alcuni principali attori del macro argomento della protezione civile e del delicato tema della previsione di questo tipo di catastrofi. Ma da 16 anni a questa parte, la tecnologia che passi in avanti ha fatto nell'ottica dell'attivazione di ogni tipo di allerta per la popolazione, prima che precipitazioni come quelle di quel 1 ottobre si abbattano sul territorio
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