Potrebbe allargarsi nelle prossime ore l'inchiesta sulla morte del 73enne il cui cadavere è stato trovato sabato mattina nella sua abitazione di Fondo Saccà in una delle casette del progetto Capacity. Stretta attorno al collo aveva un tubo di gomma, di quelli che col carrellino vengono utilizzati per innaffiare le piante, con il quale è stato soffocato. I riflettori della Procura si sono accesi su un altro vicino di casa con il quale il 73enne la sera precedente si è incontrato vicino alla propria abitazione. Hanno discusso a lungo poi, secondo quanto raccontato dall'uomo agli investigatori, si sono salutati e non si sarebbero più visti. Una versione che presenterebbe alcune zone d'ombra per questo la sua posizione è ora al vaglio degli inquirenti che potrebbero adesso indagarlo. Si tratta dunque di una seconda persona su cui si accendono i fari delle indagini.
Sul registro degli indagati era già finito, infatti, un altro vicino di casa che è stato l'ultimo ad averlo visto venerdì sera e che sabato mattina ha scoperto il corpo senza vita dell'anziano. Il pm Giorgia Spiri gli contesta l'ipotesi di reato di omicidio volontario. Un atto dovuto anche perché domani all'obitorio del Policlinico sarà eseguita l'autopsia. L'uomo è stato interrogato in Questura dal magistrato alla presenza del difensore dell'indagato l'avvocato Giovanni Calamoneri. In queste ore gli uomini della Squadra Mobile, al comando del dirigente Vittorio La Torre, stanno verificando la sua versione. L'uomo ha raccontato che i due hanno trascorso la serata insieme a casa dell'indagato. Hanno giocato a carte, come erano soliti fare, poi prima di cena il 73enne è tornato nella sua abitazione.
Sabato mattina l'amico è andato a cercarlo, ha trovato la porta di casa socchiusa, è entrato ed ha trovato il corpo dell'anziano disteso per terra. E' stato lui stesso ad avvertire la Polizia. Sul corpo ad un primo esame esterno il medico legale non ha riscontrato tracce di violenza ad eccezione dei segni sul collo provocati dalla pressione del tubo di gomma. La Polizia sta inoltre visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona,comprese quelle del vicino centro commerciale Maregrosso, che sono state acquisite e potrebbero fornire un aiuto decisivo alle indagini.
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