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Area portuale di Messina, demolizioni dal 6 ottobre: prevista la chiusura notturna del parcheggio Cavallotti durante i lavori

L'ex Silos Granai è una struttura enorme alta come un palazzo di 4 piani, se non di più, ed è confinante con il parcheggio Cavallotti. I due palazzi  sono davvero vicinissimi, praticamente a contatto. Per questo quando le grandi macchine che lo dovranno abbattere le  attività del più grande parcheggio coperto cittadino avranno delle   ripercussioni.

In base alla progettazione presentata dall’azienda che si occuperà  della demolizione, saranno una ventina i giorni in cui, solo per  ragioni di sicurezza, sarà necessario chiudere il parcheggio. Ma in quelle tre settimane i lavori di demolizione avverranno di   notte e quindi il Cavallotti rimarrà chiuso per venti notti, riaprendo nello stesso periodo, di giorno quando è decisamente più frequentato.  Ma, come sottolineato nei giorni scorsi dal consigliere comunale Libero Gioveni, ci sono anche degli abbonati che evidentemente  avrebbero dei disagi dalla chiusura anche solo notturna.

Per loro, l’Atm conta di poter garantire loro un posto nel vicino parcheggio La Farina, il cosiddetto Fosso. Si tratta di una quarantina di auto i cui proprietari avrebbero tre settimane di posteggio, immaginiamo garantito e gratuito, in via La Farina.

I venti giorni in cui il Cavallotti sarebbe inutilizzabile di notte, non scatteranno dal 6 ottobre. Infatti, passerà più o meno un mese prima che possa essere tutto pronto per la demolizione del Silos granai.

Dunque non se ne parla prima della fine di ottobre o dei   primi di novembre. Al posto di quelle vecchie strutture del retroporto il comune ha deciso, con un recente cambio di rotta, di non costruire più l’innovation Hub, ma una terrazza panoramica con riqualificazione del Viale San Martino. Una cerniera che colleghi la zona del porto al Viale passando, possibilmente, dalla Dogana. Oltre allo spazio sopraelevato con vista sullo Stretto, un concorso di progettazione dovrà disegnare anche la connessione urbanistica fra piazza Cairoli e il mare. La pavimentazione sarebbe la stessa della parte più a monte del viale, ma quel tratto, resterebbe carrabile con i pedoni che avrebbero spazi sugli ampi marciapiedi che vanno ripensati.  Verrebbe rispolverata la vecchia idea della “rambla” facendo coesistere auto e isola, magari attraversando una porzione della vecchia  dogana che da cesura potrebbe diventare cerniera

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