Messina, soluzione tampone all'ecomostro del cantiere di Paradiso. Verrà smontata la parte alta del carro ponte
Stop ai tuffi da “brivido” effettuati dal carro ponte del cantiere abbandonato. Dopo il clamore suscitato dai nostri servizi e dalle immagini rimbalzate sui social, si è deciso di smontare solo la parte alta della struttura. Cioè metà andrà via e metà resterà piantata in acqua. Il via libera sulla richiesta inoltrata dalla curatela fallimentare è arrivato dal tribunale fallimentare che ha autorizzato lavori e spesa. E l'intervento a metà. Via la parte alta per evitare i tuffi da dieci metri ma non la parte bassa potenziale fonte di inquinamento. Gli interventi dovrebbero iniziare entro la prossima settimana. In programma anche la pulizia dell'intera area, quella interna e quella esterna. La stessa curatela si è rivolta a Messinaservizi che dovrebbe effettuare la pulizia interna a titolo oneroso mentre sulla strada comunale per conto di palazzo Zanca. L'ex Cantiere Nautico di Paradiso infatti rappresenta un grave pericolo. Una allarmata lettera era stata inviata dai due garanti all'assessora regionale al Territorio Savarino con tanto di filmati e foto allegati con un appello. “Gli adolescenti – scrivevano i garanti-si lanciano dal carro ponte alto dieci metri”. Lo stesso documento era stato inviato all'ufficio regionale del demanio marittimo di Messina che per il momento resta silente e per conoscenza al curatore fallimentare del cantiere Marina Sport. Le aree ancora in concessione si affacciano direttamente sulla spiaggia, tra locali molto frequentati ed una piccola spiaggia libera, frequentata da bagnanti, pescatori dilettanti e ragazzi. E a due passi dalla pista ciclabile e da un istituto comprensivo. Purtroppo, i fabbricati della ex Marina Sport, nel corso del tempo sono stati vandalizzati e sono divenuti ricettacolo di ogni genere di rifiuto. Sbarrare gli ingressi del tutto inutile visto che l'accesso dalla spiaggia è agevole. Restano tanti interrogativi. Come si concilia la presenza della struttura in metallo priva dal 2021 di qualsiasi tipo di manutenzione in mare con la balneabilità di quel tratto di costa? Qualcuno ha mai fatto indagini e analisi che possano escludere danni all'ecosistema? É noto infatti che le strutture arrugginite in mare siano una fonte di inquinamento perché il processo di corrosione rilascia sostanze tossiche nell'ambiente acquatico, contaminando gli ecosistemi marini con metalli e ossidi di ferro.