Messina, il 6 ottobre via alle demolizioni della Casa del portuale e degli ex Silos Granai al porto
Il processo di riqualificazione dell'affaccio a mare di Messina passa anche da questo spazio. Era il retro porto di una città che aveva dedicato quell’angolo affacciato sulla Madonnina alle attività di deposito e di commercio delle merci che arrivavano dal mare. Adesso ci si è resi conto un po’ tutti che invece la vocazione reale è decisamente diversa e che merita un altro tipo di proiezione. Ecco perché la demolizione di questa zona fra campo delle Vettovaglie e via Vittorio Emanuele è come chiudere di fatto un capitolo della storia della città. I lavori partiranno, anzi ripartiranno il 6 ottobre. Si tratta della seconda fase perché ormai due anni fa sono stati buttati giù sia l’ex Mercato ittico che i magazzini generali. Adesso sarà la volta della Casa del portuale e dell’edificio più imponente di questo compendio, cioè il Silos Granai. L’appalto da 2,3 milioni di euro a base d'asta è stato affidato diversi mesi fa ma le operazioni di demolizione si sono bloccate in attesa della fine della stagione migratoria degli uccelli che spesso nidificano proprio sul Silos Granai durante i viaggi da nord a sud dell’Europa. E così fra due settimane le ruspe inizieranno a cancellare la Casa del portuale. I detriti costituiranno la base su cui i mezzi potranno poi salire per tirare giù anche il il silos che è alto come un palazzo di quattro piani. Entro dicembre l’operazione deve essere completata e a quel punto lo spazio a disposizione anche solo squisitamente sotto il profilo visivo cambierà e di molto la prospettiva sull’intera area che si affaccia sul porto. Non nascerà più il palazzo dell’innovazione tecnologica, così come previsto in un primo momento perché quello potrá essere spostato nella zona di di via Santa Cecilia proprio a due passi dal nuovo tracciato della Don Blasco. Al posto dell’I hub, invece, dovrebbe nascere un parco urbano, per così dire, sospeso. Una sorta di corte circolare con spazi verdi all'interno. Alberi ad alto fusto che punteranno verso il cielo e una straordinaria terrazza che si affaccia sullo stretto di Messina. Un cambio di prospettiva radicale rispetto ad un retro porto finito nell’oblio da molti decenni.