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Conferenza stampa della curatrice fallimentare Di Renzo, c'è un barlume di speranza per l'ACR Messina

Un ultimo estremo tentativo di salvare il calcio in città. É questo quello che stanno tentando di fare l’avvocato Di Renzo e la curatela fallimentare con ciò che resta dell'Acr Messina.

Cercare un nuovo proprietario che non sia un avventuriero e che possa dare davvero una proiezione e degli obiettivi duraturi alla società. Questo è il nocciolo della prima uscita ufficiale del gruppo di lavoro incaricato dal tribunale della gestione della liquidazione della società che è stata per molti anni di Pietro Sciotto.

L’autorizzazione dell’esercizio provvisorio fino al 5 ottobre consente di poter valutare con maggiore attenzione le proposte che sono arrivate in queste settimane per l’acquisizione del club. Manifestazioni di interesse sulle quali devono essere effettuate delle verifiche sulla serietà e la solidità dell’offerta e per le quali è necessario tempo.

Quello che in realtà il Messina non avrebbe mai avuto se non ci fosse stato chi ha messo mani al portafoglio come la cooperativa Messina o gli sponsor Caffe Barbera e Fontalba garantendo la possibilità alla squadra di continuare a scendere in campo senza accumulare altri debiti. Si tratta, ha detto l’avvocato Di Renzo, davvero di un estremo tentativo perché la cosa più semplice sarebbe stata quella di chiudere la stagione già questo weekend. Ma proprio per onorare i contatti avvenuti in questa settimane e dare seguito anche alla passione cittadina, ha detto, non ho potuto esimermi dal cercare di provarle davvero tutte.

Ma, ha anche aggiunto, che non è possibile proseguire un esercizio provvisorio per tutta la stagione perché sarebbe contrario anche al buon senso. Dunque adesso chi può si faccia avanti, verrebbe da dire, ma per farlo occorre che il possibile acquirente abbia le idee chiare sul monte dei debiti sportivi a cui dovrà far fronte per acquisire i diritti sportivi. Questo è l’unico elemento di incertezza sul quale si naviga da qualche tempo. Di certo il Messina deve versare ancora stipendi e contributi del mese di giugno ai calciatori della scorsa stagione, ma sembrerebbe che siano maturati altri debiti in termini fiscali e di contributi previdenziali per buona parte della scorsa stagione. I versamenti effettuati nel recente passato non è detto che siano andati a buon fine.

C’è dunque una forbice particolarmente ampia fra il valore del monte debiti sportivi minimo che è di poco superiore ai 100.000 € e quello dei debiti sportivi potenziali se contributi e oneri previdenziali non fossero stati davvero versati negli ultimi mesi. A quel punto il valore massimo dei debiti potrebbe sfiorare il milione di euro. Sarà la federazione nei prossimi giorni a dipanare la matassa e a dare, considerati anche i crediti che il Messina ha, l’esatta quantificazione del debito sportivo che dovrà accollarsi l’eventuale nuovo acquirente e che poi altro non è che la vera spesa per poter diventare il nuovo proprietario del messina.

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