“Naufragar m’è dolce in questo mare” recita la nuova locandina del Vittorio Emanuele e vuole essere un appassionato invito ai messinesi ad immergersi nelle tante forme dell’arte che un teatro può ospitare.
Perché tantissime, ben ottanta, saranno le rappresentazioni che animeranno le stagioni di prosa e di musica e danza, i cui cartelloni sono stati presentati questa mattina e che sono il frutto di un lungo percorso, come ha spiegato il presidente dell’ente Orazio Miloro, portato avanti con l’impegno dei vertici del Teatro e, soprattutto, in grande sintonia e sinergia con l’assessorato regionale e il comune di Messina.
Un cammino che vede il teatro ormai protagonista delle cronache come lo ha ben definito il sindaco Basile. Un cammino certamente virtuoso che gli ha consentito di ottenere quest’anno il riconoscimento di Centro di produzione teatrale, importante traguardo che ci accosta finalmente al Teatro Biondo di Palermo e allo stabile di Catania,
Un nuovo e importante titolo, quindi, ruolo che nasce soprattutto dal percorso di risanamento e rilancio del ente, ha riconosciuto l’assessora Amata, che si è evoluto aprendosi a tutta la città con uno sguardo alle nuove generazioni. Un lavoro che proseguirà ancora per cercare di dare, in tempi brevi, una risposta concreta alla storia, ormai lunghissima, dell’orchestra.
Un programma vario, dicevamo, che parla di matinée per i croceristi, matinée per le scuole e anche la domenica, laboratori teatrali, stagioni per il palcoscenico principale del Vittorio Emanuele, per quello della sala Laudamo e per la Sala Sinopoli. Parole che raccontano di un totale di ottanta rappresentazioni delle quali circa sessanta nascono come produzioni o coproduzioni del Teatro. Numeri che il sovrintendente Scoglio ha voluto sottolineare quale omaggio del Teatro alla città. Spettacoli che animano i cartelloni della prosa e della musica e danza illustrati nel dettaglio dai direttori artistici Giovanni Anfuso e Matteo Pappalardo.
Tanti i nomi e i volti noti, tra apprezzati ritorni e autentiche novità per la prosa. Si va dai mitici Umberto Orsini e franco Branciaroli in “ I ragazzi irresistibili” a Massimiliano Gallo e il suo avvocato Malinconico, passando dal sempre benvenuto Arturo Brachetti con il musical “Cabaret”. E ancora Giampiero Ingrassia con la commedia “Ciò che vide il maggiordomo” e Vanessa Scalera con il dramma “La sorella migliore”, per arrivare a Macbeth con Daniele Pecci e Laura Marinoni. E tanto altro.
La stagione di musica e danza si aprirà il prossimo 5 ottobre con la “Nona” di Beethoven e poi, nel corso della stagione, porterà di nuovo sul palcoscenico del Vittorio Emanuele lo spettacolo di tango di Miguel Angel Zotto e la sua compagnia, e ancora ll balletto de “Il lago dei cigni”, l’opera con la “Turandot” e il “Rigoletto”, tanti musical, fra questi Tootsie con Paolo Conticini e Enzo Iachetti, e tantissimi tantissimi concerti. E, come ogni anno, un evento unico, la presenza a Messina del pianista Evgeni Kissin.
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