Messina, ragazzi in cima al carro ponte nell'ex cantiere di Paradiso. Bomba ecologica, è un inferno
Benvenuti all'inferno. L'odore che si alza da quelli che una volta erano dei cantieri e che adesso sono una bomba ecologica è nauseabondo. Siamo a due passi dalla pista ciclabile a cento metri da un istituto comprensivo. A Paradiso in via Cilea, quella che poi, procedendo da Palermo verso Messina, diventa via case Basse, alcuni cantieri navali chiusi da anni e affidati ai curatori fallimentari, creano una situazione di enorme degrado che mette a rischio salute e incolumità pubblica. Carcasse di animali morti e rifiuti dappertutto. Cancelli aperti, porte e finestre distrutte. All'interno di quello che rappresentavano un tempo fiorenti cantieri uno scenario surreale. Sulla via che costeggia gli ingressi demaniali, ma ceduta al Comune un'auto abbandonata, carcasse di barche, vegetazione fuori controllo e rifiuti che costituiscono habitat naturale di topi e insetti. L'area appartiene al demanio marittimo regionale ma è ancora in concessione alla ditta fallita nel 2021. Anzi il curatore ha richiesto una proroga della concessione e un ampliamento dell'area. Ma nel frattempo chi deve vigilare? Chi deve pulire all'interno? Chi deve chiudere gli ingressi e accertarsi che non si introduca qualcuno? Perchè non viene risanato subito il tratto pubblico? E c'è molto di più. Quel carro ponte che sino a qualche anno serviva a intervenire sulle barche in manutenzione è diventato un pericoloso trampolino di lancio. Si è trasformato in teatro naturale per quelle che sembrano delle challenge di adolescenti che utilizzano le corde per lanciarsi in mare. Scene già viste in altri edifici abbandonati come l'ex lido e l'ex albergo di Mortelle. I vigili urbani hanno stilato più volte dei verbali. Ma sporcizia, degrado, carcasse e cancelli divelti restano al loro posto. A cento metri dalla pista ciclabile a pochi passi dalla scuola, a qualche metro dalla spiaggia.