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Liste d'attesa ancora paradossali: a Messina ecografia all'addome a luglio 2026

Quasi un anno per un'ecografia all'addome completa. É questa la segnalazione che ci giunge da un paziente esasperato.  Liste d'attesa ancora infinite. La ricetta del medico riporta priorità trenta giorni. Eppure con valori del sangue relativi alle transaminasi molto sopra la media, per escludere qualsiasi nefasta diagnosi, l'esame appare indispensabile. Ma dal sovracup soltanto una possibilità. Ospedale Piemonte alle 11 del 3 luglio del 2026 al reparto di radiologia dell'ospedale Piemonte. Certo resta sempre la possibilità di procedere a pagamento in qualche studio privato. Per chi se lo può permettere.

L'Asp, intanto annuncia che nelle prossime ore, proprio sulle liste d'attesa, parteciperà ad un vertice sulle ricette con priorità urgente ma specifica che sui ricoveri 2023/2024 dal report inviato all'assessorato regionale appare che il recupero di quasi l'ottanta per cento dei pazienti in lista sia stato effettuato.

Un risultato perfettamente in linea con quanto chiesto da Palermo. Restano alcune settori, specie quelli relativi agli esami strumentali in sofferenza. Ma c'è una rivoluzione in arrivo come sottolinea il direttore generale Giuseppe Cuccì. Punto di forza le case e gli ospedali di comunità che serviranno a diminuire il carico delle liste. Pronte quelle di San Salvatore di Fitalia e Castell'Umberto.  A Barcellona aprirà dopo il 15 ottobre.

In dirittura d'arrivo a Messina le case di comunità di via Del Vespro, dell'area Mandalari e di Pistunina che apriranno entro fine anno. Ma c'è molta attesa per gli ospedali di comunità: due nell'area ex Mandalari. Venti posti per due ospedali distinti saranno attivati entro il 31 dicembre. Altri venti entro il 28 febbraio. Messina in questo senso è prima in Sicilia per i fondi del Pnrr utilizzati proprio a questo scopo. Negli ospedali di comunità saranno ricoverati i pazienti che richiedono una bassa intensità di cure. Specie quelli che hanno bisogno di riabilitazione dopo interventi chirurgici e ricoveri. Nelle case di comunità, già attiva a Messina quella allestita nei locali ex Arpa, ambulatori di varie specialità e laboratori di analisi. Ci lavoreranno infermieri e medici di base. Proprio dai medici di famiglia (che presteranno 5 ore alla settimana del loro monte orario) l'adesione dicono dall'Asp c'è stata.

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