I medici del reparto guidati dall'infettivologo Antonio Albanese esprimono cauto ottimismo. Sottoposta a risonanza, che ha escluso danni cerebrali, la settantaquattrenne ricoverata al reparto di malattie infettive dell'ospedale Papardo positiva al virus West Nile, continua a migliorare. Scomparsa la febbre. Ma è ancora in prognosi riservata. Le condizioni generali della donna di Ritiro ricoverata da giovedì scorso all'ospedale Papardo sono nettamente migliorate. Positiva al West Nile la patologia provocata dalla puntura di una zanzara, la donna, che aveva patologie pregresse, si era presentata nei giorni scorsi al pronto soccorso dell'ospedale con forte mal di testa e febbre alta. Sintomi che accusava da sei giorni. Gli esami di laboratorio hanno accertato un'encefalite in corso e la positività al West Nile. Si tratta del primo caso registrato a Messina che ha destato un certo allarme ma già da ieri la situazione era sembrata in netto miglioramento e oggi si registra un altro passo avanti anche se la 74enne viene costantemente monitorata. La prognosi potrebbe essere sciolta anche domani. In meno dell'1% dei casi, il virus riesce a superare la barriera emato-encefalica, provocando una forma neuroinvasiva, che può essere molto grave. Le complicanze includono: meningite; encefalite; paralisi flaccida acuta, simile alla poliomielite. I sintomi neurologici comprendono:febbre alta; rigidità nucale; disorientamento, letargia o coma; tremori, convulsioni, disturbi visivi; debolezza muscolare severa. Gli esperti continuano a sostenere che non c'è da creare allarmismo visto che nell'ottanta per cento dei casi il virus provoca sintomi simili a quelli di una semplice influenza. ma è evidente che occorre alzare il livello di guardia e di prevenzione. In corso intanto un intervento di disinfestazione, il terzo di quest'anno, da parte di Messinaservizi che ha avviato una campagna di comunicazione sui propri canali e sui social. Riguarda tutto il territorio cittadino. Assieme al dipartimento di veterinaria è n corso un monitoraggio per capire se occorra intervenire in maniera massiccia guardando al deposito delle uova degli insetti in zone specifiche. Dopo il ciclo in corso che si concluderà il 29 agosto saranno effettuati altri due cicli. Naturalmente occorre evitare che che si crei per le zanzare l'ambiente ideale per la loro proliferazione. Da eliminare l'acqua nei sottovasi e qualsiasi tipo di contenitore contenente liquidi all'aria aperta. L'Asp comunica di aver intensificato i controlli e di aver allertato i sindaci di tutta la provincia affinché effettuino nuove disinfestazioni mirate.