Martedì 26 Agosto 2025

“Messina Investe”, ossigeno all’economia locale: presentate oltre 500 domande

Non è un’economia florida quella cittadina. La crisi è evidente quando si guardano i dati sui contributi sociali che vengono erogati alle famiglie messinesi, o le decine di saracinesche chiuse da tempo o dopo pochi mesi di attività. A gran voce la comunità aveva chiesto un supporto anche al Comune per ridare linfa all’economia stagnante se non in recessione. Per questo l’amministrazione ha varato un pacchetto per ridurre il carico fiscale delle aziende con il taglio alla Tari, alle bollette Amam, e all’occupazione suolo. Ma anche attraverso “Messina Investe” cioè un supporto per lo più a fondo perduto per aziende già esistenti e altre nasciture. Poco dopo Ferragosto sono scaduti i termini per presentare le domande e cercare di ottenere l’aiuto finanziario. Anche il numero di candidati dà l’idea della necessità di dare ossigeno alla città. Sono oltre 500 le istanze per vecchie e nuove società, ma ovviamente non potranno essere soddisfatte. Si trattava di un cosiddetto click day, e quindi avrà precedenza chi ha presentato prima degli altri la domanda fino all’esaurimento delle risorse. Palazzo Zanca ha postato 5 milioni di euro e il contributo massimo può essere 40.000 euro per un progetto del valore complessivo di 50.000 euro. Questo perché il contributo comunale copre fino all’80 per cento dell’investimento complessivo. Il 70 per cento dei fondi, cioè 3 milioni e mezzo, sono destinati al sostegno delle attività economiche già esistenti, mentre il restante 30 per cento è riservato alla creazione di nuove imprese e iniziative di autoimpiego, con particolare attenzione ai settori dell’artigianato, dell’agroalimentare, dell’innovazione e della green economy. E dunque nei prossimi giorni dovrà essere nominata la commissione che dovrà analizzare la documentazione presentata dagli oltre 500 candidati, partendo da chi lo ha fatto per primo. Per la graduatoria non si entrerà nel merito del progetto ma solo se la proposta è in linea con il bando e se i requisiti minimi sono stati rispettati. Palazzo Zanca vorrebbe arrivare alla graduatoria entro la fine di settembre per poter dare avvio a questa iniezione all’imprenditoria locale già in autunno. La graduatoria però potrebbe rimanere aperta e se, come ci si augura, altri fondi venissero intercettati potrebbe essere fatta scorrere per aumentare le aziende coinvolte.

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