Martedì 26 Agosto 2025

Messina, Cattedrale gremita per suor Maria Alfonsa: esempio di fede e sofferenza offerta

Sono trascorsi 31 anni dal giorno in cui suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino ha lasciato la vita terrena ma il profumo di santità che ha sempre emanato continua a effondere nei cuori dei tantissimi devoti legati a lei. Una vocazione moderna quella della religiosa della congregazione delle Ancelle Riparatrici, al secolo Elena Bruno, divenuta modello di vita per le eroiche virtù professate racchiuse nella sofferenza fisica procurata dalla malattia che l’ha costretta per 25 anni all’infermità sulla sedia a rotelle. Cattedrale gremita ieri in un tripudio di rose bianche e rosse per la celebrazione del pio transito che ogni anno il 23 agosto diventa un appuntamento irrinunciabile nonostante il caldo per famiglie, religiose, la pia associazione “Amici di Suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino” presieduta da Nino La Greca - e con grande stupore anche per i giovani. E’ stato il vice postulatore della causa di beatificazione/canonizzazione fra Tonino Bono a presiedere la celebrazione, nel corso della quale ha ricordato “il valore dell’annunzio proclamato sempre da suor Alfonsa”. Poi il saluto della superiora generale suor Maria Chiara Adamo che a nome della congregazione, fondata dal venerabile mons. Antonino Celona, ha ribadito la forza della preghiera collettiva perché venga attestato il miracolo che permetterà a Papa Leone di proclamarlo beato. Non sono mancati il pensiero e la preghiera per suor Maria Elsa Ciraolo, scomparsa il 10 maggio scorso, che per circa 26 anni ha affiancato e assistito la sua consorella nel lungo periodo della malattia, una prova vissuta anche da lei con la stessa dignità e fede. Al termine della messa animata dalla corale diocesana del Rinnovamento nello Spirito, sono state benedette le rose offerte dall’associazione “Amici di Suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino”.

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