Festa del Mare e Stocco Fest si uniscono regalando un’occasione - è proprio il caso di dirlo - ghiotta, confermando la forza di un evento che non è solo gastronomia, ma un momento corale di intrattenimento, cultura e appartenenza. Le padelle iniziano a sfrigolare alle prime luci dell’alba, riempiendo le vie di Spadafora di un profumo incontenibile. Mare e tradizione si fondono in un’unica grande festa che trasforma il centro del borgo marinaro in un palcoscenico di odori, musica e convivialità. Strade piene di gente, che si diverte tra stand enogastronomici, bancarelle artigianali, mostre e laboratori creativi, sulle note coinvolgenti della musica popolare. Re della serata, lo stocco, reso simbolo di identità e memoria collettiva, cucinato secondo le ricette tramandate di generazione in generazione. All’appello hanno risposto chef di Sandrigo, provincia di Vicenza, Mammola, provincia di Reggio Calabria,e naturalmente le eccellenze locali. Il menù ha conquistato tutti: pasta e pesce stocco a ghiotta servito con pane e vino locale o, in alternativa, portate di pesce spada, per una variante gustosa e raffinata. In prima linea, presenti istituzioni e rappresentanti che hanno reso possibile questo appuntamento: il sindaco, Lillo Pistone, il presidente della Pro Loco Spadafora, Benedetto La Macchia, di quella di Mammola, Alessandro Fuda, di Slow Food Milazzo, Pippo La Rosa, e il presidente dell’associazione messinese Amici del Pesce Stocco, Francesco Corrado. Ognuno, con il proprio intervento, ha sottolineato l’importanza di custodire e rilanciare il patrimonio gastronomico e culturale della comunità, mostrando come il cibo possa diventare veicolo di identità e occasione di sviluppo turistico. Spadafora ha saputo regalare un’esperienza che resterà nella memoria di chi c’era, unendo tradizione e futuro attorno a un piatto che continua a raccontare la storia di un territorio.