Dopo anni di incuria, il campo di atletica Santamaria, per tanti messinesi ancora “ex Gil”, si prepara a rifarsi il look e riaprire presto i cancelli. L’impianto, nel cuore della città, è da tempo in condizioni di abbandono, ma l’amministrazione comunale ha concluso l’iter per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria. L’appalto è stato aggiudicato alla ditta messinese Nova Cean Edil srl, con un ribasso del 16,5% rispetto alla base di gara, per un importo complessivo di circa 39mila euro, inclusi Iva e oneri. L’intervento, verificato e validato dagli uffici tecnici di Palazzo Zanca, partirà a inizio settembre e durerà circa un mese e mezzo. Nel dettaglio, si procederà alla sistemazione della tettoia esterna, all’impermeabilizzazione delle tribune per eliminare le infiltrazioni nei corridoi e nei bagni, e alla sostituzione della caldaia. Lo scorso aprile, peraltro, gli atleti che frequentano l'impianto avevano inviato una Pec al Comune in cui chiedevano interventi immediati, denunciando l'assenza di acqua calda e fredda: inconveniente che li privava di utilizzare i servizi igienici. È previsto anche un ulteriore step con lavori di efficientamento energetico su impianti idrici ed elettrici, per migliorare le prestazioni e ridurre i consumi. Nel 2018 gli ultimi lavori con il rifacimento della pista e delle pedane: 200mila euro spesi grazie al “Patto per lo sviluppo della città metropolitana di Messina”. L’obiettivo è restituire la struttura operativa entro metà ottobre, così da riportare gli sportivi in una delle storiche case dell’atletica messinese. Ma sul futuro dell’impianto resta aperto il nodo della gestione. Dopo il periodo Covid, infatti, l’accesso era stato consentito solo alle società podistiche, attraverso il pagamento di una quota, escludendo i cittadini non tesserati. A sollevare la questione è il presidente della Terza Circoscrizione, Alessandro Cacciotto che, anche dalle colonne della Gazzetta del Sud, chiede di restituire il Santamaria alla fruizione libera. La proposta è affidare la gestione alla Messina Social City, sul modello di Villa Dante, così da garantire l’apertura pure agli sportivi amatoriali che da sempre trovano nel Santamaria un punto di riferimento quotidiano.
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