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Concorso Vigili Urbani a Messina, gli orali fra 40 giorni

Sembra una corsa contro il tempo quella per arrivare alla conclusione del maxi concorso per 100 agenti della polizia municipale. A fine giugno completati gli scritti ma per la seconda prova occorrerà attendere la fine di settembre. Entro l'anno devono essere in servizio

Assumerli entro l'anno. Questo il diktat dell'amministrazione comunale che non vuole perdere questa occasione per nessuna ragione. L'assunzione di 100 nuovi agenti di polizia municipali a cui se ne aggiungeranno poi altri 22 con altri fondi, è da sempre uno degli obiettivi prioritari dell'amministrazione Basile che, in realtà, contava di poter contare su questo valore aggiunto da parecchio tempo.
La lunga trafila concorsuale adesso è all'ultimo passaggio: quella delle prove orali. Dopo la preselezione che ha parecchio scremato il numero di partecipanti, i test atletici hanno portato da 650 a 306 gli idonei.
Poi è arrivato il momento dei test scritti che hanno fatto una selezione più in termini di punteggi che di taglio vero e proprio, visto che sono 291 coloro i quali hanno ottenuto il minino richiesto per poter affrontare la quarta e ultima prova, quella orale.
In questi giorni si è svolta una lunga interlocuzione fra Palazzo Zanca e la commissione del concorso che dovrà interrogare i candidati, proprio per poter organizzare le sedute.
Le ultime indicazioni sono che l'esame dovrebbe scattare a fine settembre, indicativamente il 26 settembre. Saranno create delle sub commissioni e l'obiettivo è quello di poter esaminare 35 candidati al giorno di media.
Ma per saranno utilizzabili solo i giorni di venerdì e sabato, non gli altri della settimana. Questo significa che saranno necessari non meno di 4 week end per poter completare l'esame dei 300 candidati circa. In termini concreti quindi a fine ottobre questa fase potrà essere completata. Ma poi serviranno i tempi per la graduatoria provvisoria e definitiva, quelli per la valutazione dei titoli e la delicatissima fase della verifica degli stessi titoli che dovrebbe avvenire prima della firma del contratto, ma che estrema ipotesi, potrebbe essere spostata al dopo assunzione come è successo per gli ultimi concorsisti di Palazzo Zanca con conseguenti licenziamenti di chi aveva dichiarato requisititi o titoli che, in realtà, non aveva.
La linea invalicabile per la contrattualizzazione è quella del prossimo San Silvestro. Se per una ragione qualsiasi dovesse essere saltare, la procedura autorizzativa del ministero andrebbe rifatta ex novo. Una ipotesi che tutti, per primi cittadini e candidati, non vogliono nemmeno prendere in considerazione.

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