Le baracche erano andate giù nel 2002, e 23 anni dopo l'area a pronta per essere rigenerata. Siamo a Fondo Basile, a Giostra a pochi passi dal viale principale e da via seminario Estivo.
A nove mesi dall'avvio dei lavori è terminata la bonifica dei 6.000 metri quadri che ospiteranno 60 nuove abitazioni destinate, ovviamente, al Risanamento. Le indagini ambientali nel suolo e nel sottosuolo avviate nel 2022 e le successive analisi dei campionamenti avevano fatto riscontrare la presenza di sostanze inquinanti sia nel terreno che nelle acque sotterranee in misura superiore alla soglia prevista per aree verdi e residenziali. Per questo l'azienda Cericola ha dovuto scavare fino a due metri per poter trovare un punto in cui il terreno non fosse più inquinato.
Sono serviti oltre due milioni di euro e quasi il doppio del tempo programmato per poter arrivare ad oggi quando la zona è stata rimessa in piano e pronta per la riconsegna ad Invitalia che ha già individuato le due aziende che si dovranno occupare della costruzione delle nuove palazzine. Peraltro con tecniche innovative utilizzando materiali green come legno e vetro.
Ci vorrà un po' più di tempo, invece, per la fine della bonifica di fondo Saccà. In questo caso siamo a Maregrosso e il problema è sempre quello della inattesa profondità dell'inquinamento sotterraneo. Per accelerare i tempi, potrebbe essere rivista l'analisi rischi e superare un'impasse che dura da parecchi mesi. A fondo Saccà sono previste 32 nuove abitazioni in tre palazzine anche queste costruite con prefabbricati in legno. A rione Taormina, in via quinto Ennio, a metà settembre la trentina di residenti potranno lasciare definitivamente le loro casette e trasferirsi nelle nuove case loro assegnate. Subito dopo scatterà la demolizione per la costruzione di una nuova strada che renderà meno inestricabile il dedalo di vie del rione Taormina
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