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Messina avrà il suo impianto per lo smaltimento di rifiuti, a Natale via ai lavori a Mili

L'attesa è durata quasi un anno ma alla fine si è arrivati alla conclusione. Con una gara d'appalto lampo e con una valutazione della commissione aggiudicatrice di soli 5 giorni, è stato individuato chi dovrà completare la progettazione e poi realizzare l’impianto per il trattamento della frazione umida di Mili.

Si tratterà della prima struttura moderna per la gestione dei rifiuti dell'intera provincia, un vero proprio salto di qualità ambientale oltre che un bel risparmio economico per un territorio che deve esportare a caro prezzo tutta la produzione dei rifiuti.

Ad aggiudicarsi l'appalto integrato il Raggruppamento Temporaneo di Imprese con capofila il Consorzio Stabile Energos di Biella. Della progettazione invece si occuperà uno studio palermitano. Il ribasso sulla base d'asta di circa 30 milioni è stato del 4,6 per cento e l'opera costerà poco più di 28 milioni e trecentomila euro. Ma è stata la proposta tecnica ad aver fatto la differenza nel testa a testa con l'altra candidata, un consorzio con capofila un'azienda romagnola.

L’intervento è stato finanziato diversi anni fa con i fondi del PNRR assegnati alla Società di regolamentazione rifiuti, guidata da Salvatore Mondello, e che ingloba una quarantina di comuni della provincia jonica e tirrenica più vicina al capoluogo. Il nulla di fatto di una prima gara d'appalto ha non solo dilatato i tempi dell'avvio dei lavori, ma anche fatto impennare il costo dell'opera. É stato necessario il cofinanziamento regionale promosso dal gruppo parlamentare Sud chiama Nord e sposato dal governo Schifani per recuperare ulteriori 5 milioni di euro. Adesso i fondi ci sono tutti e sono anche per gli eventuali imprevisti che, in gare di questa portata, sono all'ordine del giorno.

Adesso scatteranno le verifiche amministrative di rito e, dopo la firma del contratto, in 2 mesi il progetto sarà pronto per l'autorizzazione. Le autorizzazioni ci sono tutte e questo consentirà di avviare i concreti lavori, presumibilmente entro la fine dell'anno. La conclusione è prevista entro il dicembre del 2026, quindi l'avvio della fase di gestione provvisoria. Con un impianto in città la tariffa della Tari, che ha già avuto una bella sforbiciata , potrà essere ulteriormente ridotta grazie proprio all’efficientamento del ciclo di trattamento della frazione umida e ai risparmi generati. La realizzazione dell'opera vicino al depuratore di Mili è stata avversata da diversi residenti della zona, sostenuti in particolar modo dalla Lega. Temono che un nuovo impianto possa ridurre ulteriormente la qualità della loro vita.

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