Umili, naturali, imprevedibili. Prima di salire sul palco hanno voluto gustare le specialità di pesce di un noto ristorante di Torre Faro, apprezzando la caponata di pesce spada, le cozze e la pasta con le vongole. E per raggiungere a poche centinaia di metri a piedi l'area di Capo Peloro hanno fatto grande fatica perchè i fans gli hanno braccati per un selfie o un autografo. Sono certamente cambiati nel fisico. Ma il tempo non ha cambiato il loro entusiasmo. I Ricchi e poveri hanno acceso l'arena di Capo Peloro. Dal palco le canzoni di cinquant'anni di carriera. La colonna sonora di intere generazioni. Tutti in piedi a cantare e ballare. Dai più adulti che hanno fatto un tuffo nel passato ai più giovani abituati alle loro canzoni remixate in discoteca. Un concerto che ha mantenuto le promesse della vigilia: un’esplosione di allegria, un viaggio a ritmo serrato tra nostalgia e divertimento. Era l’unica data siciliana del tour “Tutti in festa”. Un nome azzeccato per uno show travolgente, colorato, emozionante: due ore di festa vera. cinquant'anni di carriera, dalla felice intuizione di Fabrizio De André nel '67 al debutto sanremese con “La prima cosa bella” del grande Nicola Di Bari, passando per l’indimenticabile “Che sarà”, fino alla vittoria all’Ariston con “Se mi innamoro” “Come Vorrei, sigla dell'indimenticabile Portobello. un repertorio il loro che ha segnato un' epoca e che continua a far divertire. Sul palco anche “Sarà perché ti amo”, “Mamma Maria” e “Voulez vous danser” canzoni che hanno fatto ballare il mondo intero. E poi il tormentoni “Ma non tutta la vita” arrivato a metà concerto e poi alla fine nel secondo bis con il pubblico in visibilio.