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Spazi per le barche a Torre Faro, scende in campo la politica

Vertice palermitano sulla difficile situazione che coinvolge centinaia di pescatori dilettanti e professionisti della riviera Nord.

Riflettori puntati su Torre Faro e Ganzirri dove nei giorni scorsi c'è stata una raffica di multe. All'orizzonte la concessione di 14 specchi acquei, una sorta di campi boa. Attorno ad un tavolo l'assessora al Territorio Giuseppa Savarino, l'assessore comunale Francesco Caminiti, il presidente dell'Amam nella sua veste di presidente onorario della pro loco Capo Peloro, l'ammiraglio Martello, Andrea Carbone e Libero Gioveni consiglieri di Fratelli D'Italia, il consigliere comunale Ciccio Cipolla di Sud chiama nord, e diversi rappresentanti delle associazioni di pescatori.

Il Comune ha già fatto istanza di concessione per almeno sei specchi acquei ma potrebbero diventare 14. Quattro delle richieste riguardano Torre Faro. Sarebbe una rivoluzione perché finalmente i pescatori avrebbero in maniera legittima la possibilità di ancorarsi. Naturalmente quei brevi tratti di costa verrebbero interdetti alla balneazione. Ma sarebbe ben poca cosa rispetto all'ampiezza delle spiagge di Torre faro e della Riviera. Le parti si sono ripromesse di rivedersi nei prossimi giorni per definire meglio concessioni e limiti. Una cosa è certa un villaggio a vocazione marinara non può non avare dei punti adibiti all'ancoraggio e al ricovero delle barche. I riflettori della guardia costiera si sono accesi sull'intera riviera.  Prima tappa a Pace e Paradiso dove sono stati effettuati diversi sequestri e dove è stato rimosso parecchio materiale. Seconda tappa a Ganzirri e Torre Faro. A Ganzirri è stato effettuato il sequestro di numerosi ombrelloni. A Torre Faro nove multe da 168 euro per violazione dell'ordinanza balneare ad altrettanti pescatori che rischiano persino  una denuncia penale. Un'operazione quella di Torre Faro che ha provocato non poco scalpore tra gli abitanti del piccolo borgo marinaro.  I pescatori chiedono quegli spazi per le loro barche da sempre promessi e da sempre negati. In passato si ipotizzarono i porticcioli e più punti di ancoraggio della riviera. Ma agli annunci non seguirono mai i fatti. E così ogni anno i pescatori sono costretti  a fare i conti con delle disposizioni che li rendono abusivi a casa loro.

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