Un nulla osta, non una concessione. È la puntualizzazione arrivata in settima commissione in merito al nulla osta per lo stadio Franco Scoglio ad Acr Messina, Messana e Messina 1947. Un atto istituzionalmente dovuto da parte degli uffici comunali, necessario per consentire alle tre squadre di perfezionare l’iscrizione ai rispettivi campionati, ma che non implica in alcun modo la concessione dell’impianto.
Presieduta da Raimondo Mortelliti, la commissione ha registrato inizialmente l’assenza dell’assessore Finocchiaro, impegnato in un tavolo tecnico con la Prefettura per il concerto di Marco Mengoni. Assente il dirigente Salvatore De Francesco, convocato dalla commissione per l’emergenza abitativa.
Al centro del dibattito, però, c’è soprattutto la posizione debitoria dell’Acr Messina nei confronti del Comune. Gli uffici stimano un debito di circa 80 mila euro, somma che la società ha riconosciuto, manifestando la volontà di procedere con una rateizzazione. Il tema ha acceso il confronto in aula, con il consigliere Dario Carbone che ha ricordato i 170mila euro dovuti dal club biancoscudato per l’utilizzo combinato di Scoglio e Celeste tra il 2021 e il 2023. Una cifra che lo scorso anno la stessa ACR Messina dichiarava di poter compensare con opere eseguite allo Scoglio per un valore superiore ai 150mila euro, riferite alle stagioni 2022/23 e 2023/24.
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