Domenica 20 Luglio 2025

Messina, accessi al mare negati: il caso di un cancello abusivo in via Senatore Arena

Mentre da un lato si cerca di lavorare per restituire ai cittadini quegli accessi al mare da troppo tempo negati, i casi sotto i riflettori sono soprattutto quelli in zona nord, c'è chi ancora pensa di poter chiudere varchi che invece ancora c'erano. E' successo in via Senatore Arena nella zona di Torre Bianca, proprio lì dove invece il Comune sta programmando la riapertura di diversi accessi. A finire nel mirino della Polizia Municipale un cancello presumibilmente abusivo posto a chiusura dell'accesso alla spiaggia. La prima relazione della sezione di Polizia edilizia della Municipale risale al luglio dello scorso anno, con tanto di fotografia e dettagli sulla tipologia di cancello installato. E' iniziato un accertamento con visure catastali e atti di compravendita del terreno da cui è emersa la natura privata della stradella su cui però grava una servitù di passaggio pedonale su cui è stato realizzata l’opera abusiva. E' iniziata una lunga corrispondenza tra uffici, proprietari e Polizia Municipale, ma alla fine il verdetto è stato chiaro: il cancello non è autorizzato e deve essere rimosso. Da qui pochi giorni fa è scattata l'ordinanza che impone ai proprietari di rimuovere il cancello entro cinque giorni. Se così non sarà interverrà direttamente il Comune. Una vicenda che è emblematica della difficoltà ad eliminare tutte quelle cesure tra la strada e il mare che nel tempo si sono create. L'assessore Francesco Caminiti continua a lavorare su più fronti e intanto si dovrebbe sbloccare proprio nei prossimi giorni un'altra vicenda simile, grazie all'intenzione di alcuni proprietari di cedere al Comune pezzi di terreno che consentiranno nuovi accessi sempre in quell'area. Pronto il primo progetto da 180 mila che riguarderà la sistemazione di quattro varchi della zona nord tra la circonvallazione tirrena e torre bianca. Dopo mesi di sopralluoghi che hanno visto in campo Comune e Patrimonio spa si punta adesso a procedere alle prime aperture, lì dove non si dovesse riuscire adesso scatterà l'espropriazione dopo l'approvazione del Piano urbano demanio marittimo.

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