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Messina: via San Jachiddu abbandonata tra buche, terra e boscaglia

La parte alta della via San Jachiddu è in totale stato di degrado. Buche , terra e in qualche tratto massi, rendono pericolosa la circolazione. L'arteria conduce ad alcuni impianti sportivi frequentatissimi dai giovani che la percorrono ogni giorno in moto rischiando di cadere rovinosamente. E di incidenti, seppur non gravi, ci raccontano, ce ne sono stati.

La strada in questione, in alcuni punti, è davvero di difficile percorribilità. Le difficoltà sono aggravate dal buio e dalla pioggia. “La programmazione- spiega l'assessore ai Lavori pubblici Salvatore Mondello- è stata completata e a partire da settembre sarà avviata stagione della manutenzione delle strade”.

C'è poi il capitolo scerbature. Alcuni tratti diventano più pericolosi per la presenza di quella che è diventata una specie di boscaglia. Tentare di passare senza graffiare l'auto con erbacce e rovi è impossibile. Eppure la via San Jachiddu può contare su due piazzole che con qualche intervento mirato potrebbero diventare dei veri e propri Belvedere visto che da quei punti si gode di una vista mozzafiato. Via san Jachiddu conduce ad una delle più belle fortezze della città dove regna la pace e si respira storia,

Il Forte San Jachiddu, il cui nome deriva sia dalla zona in cui sorge sia da un eremita basiliano vissuto in epoca bizantina San Jachiddu, si trova su un promontorio che offre una vista panoramica su tutto lo Stretto. Sotto il forte si estende un ripido dirupo che lo collega al Forte Ogliastri, situato a un'altitudine inferiore. Questi due forti facevano parte delle sei batterie Umbertine progettate per controllare e difendere il porto e la città. Peccato che per raggiungerlo occorra affrontare una sorta di Parigi Dakar.

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