Comincia davvero a prendere forma la nuova fiera. Le immagini che un paio di passaggi con il drone ci regalano aprono le porte del nuovo affaccio a mare della città. Le prime tracce di verde sono lì, specie nella parte centrale dell'area di cantiere e giorno dopo giorno le piante e gli alberi stanno prendendo possesso dei 15mila metri quadri di spazio che saranno rigenerati da un intervento da circa 5 milioni complessivi.
Presto si vedrà anche il prato che cambierà anche cromaticamente l'intera area che per decenni è stata di quel grigio noioso tipico dell'asfalto e delle mattonelle. La scelta delle essenze da piantare è stata condivisa dalla direzione lavori dell'architetto Lazzari e dall'azienda anche con Messina Servizi.
Questo nell'ottica di una futura gestione che dovrà essere condivisa con il Comune che ha sicuramente una maggiore predisposizione istituzionale a curare spazi come quelli che nasceranno in Fiera. Verde, aree gioco, passeggiate vista mare e soprattutto porte sempre aperte h 24 al posto di quei vecchi cancelli simbolo di una fiera chiusa 50 settimane su 52. E da lunedì ci sarà un'ulteriore accelerazione sulla posa del verde. La decisione in sede di variante è stata quella di ridurre il numero di essenze e alberi e di piantarla di un'età maggiore rispetto al progetto iniziale per poter avere subito l'effetto parco piuttosto che attendere qualche anno.
Saranno messe a dimora soprattutto Magnolie e Ficus, mentre con l'Amam è stato risolto il problema dell'irrigazione senza incidere sulla disponibilità di acqua potabile per la città. Entro le prossime due settimane sarà fatto un nuovo incontro tecnico per poter capire se possa esserci la possibilità di un'apertura parziale della Fiera poco prima di Ferragosto. Non è affatto certo, il commissario Rizzo non è convintissimo perchè vuole che le condizioni di sicurezza siano massime, ma uno spiraglio resta aperto. Altrimenti se ne riparla in autunno. Un capitolo a parte lo merita l'ex Irrera a mare. Un bene che è vincolato dalla sovrintendenza e il cui recupero non è inserito nell'appalto per la realizzazione dell nuovo affaccio a mare. In questo caso l'autorità di sistema dovrà decidere se procedere appaltando i lavori o se avviare un project financing che contempli anche la gestione perche quel che è certo che non potrà essere snaturata la naturale vocazione di ospitalità di quel luogo così carico di memoria.
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