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Messina, il porto di Tremestieri: c'è attesa per il dragaggio e le strade senza tir

È dal 27 marzo che quell’approdo è inutilizzabile. Come già avvenuto in diverse altre circostanze, il moto ondoso spinto dallo scirocco ha trasportato circa 20.000 m³ di sabbia all’interno di un porto particolarmente esposto a questo tipo di fenomeni. “Ma più che la natura poté la burocrazia”, verrebbe da dire, considerando che in quasi tre mesi e mezzo non si è riusciti ad avviare il dragaggio, esclusivamente per questioni autorizzative. Rispetto alle precedenti occasioni, forse anche a causa del cambio di alcuni responsabili regionali del servizio, i tempi si sono clamorosamente – e inspiegabilmente – allungati. Dopo tutte le analisi e le diverse certificazioni, una decina di giorni fa dall’assessorato regionale è arrivata la richiesta di ulteriori prescrizioni, nonostante il parere fosse favorevole alla rimozione della sabbia.

L’Autorità di Sistema ha risposto e ora si attende la riunione della commissione, che si svolge una volta alla settimana. A questo punto si spera che quella in arrivo sia finalmente quella decisiva. Nel frattempo, l’Autorità di via Vittorio Emanuele, per guadagnare tempo, ha già attivato l’azienda incaricata delle operazioni di dragaggio. La società di Barcellona, vincitrice dell’appalto da 200.000 euro, ha già opzionato la draga che si trova nel Nord Italia e che, appena ottenuto il via libera, potrà partire alla volta di Messina.

Il paradosso è che la pulizia dei fondali richiederà non più di 4 o 5 giorni: nulla in confronto ai circa 100 giorni necessari per ottenere le autorizzazioni. Il problema ha avuto ricadute dirette sulla città: ogni giorno, infatti, si calcola che almeno 600 mezzi pesanti vengano dirottati da Tremestieri verso gli approdi del centro città, ovvero la Rada San Francesco e il porto storico. Una deviazione resa necessaria dall’intasamento della chiocciola di Tremestieri, dal numero ridotto di navi che possono attraccare e dal traffico commerciale costante da e per la Sicilia. Solo tre giorni fa, un mezzo pesante uscito dalla Rada San Francesco e diretto verso l’autostrada è stato coinvolto in un incidente sul viale Giostra, nel quale è rimasto gravemente ferito un uomo di 72 anni a bordo del suo scooter. Incidenti che la città aveva ormai dimenticato dopo l’apertura del porto di Tremestieri, ma che ora tornano drammaticamente d’attualità. Non è pensabile che, come avvenuto in questa circostanza, si impieghino tre mesi per autorizzare lo spostamento della sabbia anche solo di poche centinaia di metri più a nord, al fine di liberare uno degli snodi nazionali più importanti per il traffico merci. Adottare procedure più snelle – e anche più logiche – deve diventare adesso l’impegno prioritario di tutti coloro che hanno responsabilità in questa attività.

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