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Marracash a Messina: il rap "vecchia scuola" e quello attuale tra rabbia, amore, guerra e intelligenza artificiale

Un vero e proprio incendio di emozioni e musica al "Franco Scoglio" per l’ultima tappa del tour “Marra Stadi 2025”. Marracash, il King del rap italiano, ha infiammato il pubblico con uno show potente, intenso, spettacolare.

Un palco futuristico, tra scenografie ispirate un po' a Matrix, un po' a Octopus, Ballerini-scienziati, occhi e braccia robotiche, scintille, fiamme e fuochi d'artificio hanno fatto da sfondo al racconto personale di Fabio – l’uomo – e Marra – l’artista. Una narrazione in musica che ha attraversato momenti chiave della sua vita e della sua carriera, tra rabbia, amore, verità e sogni realizzati.

Circa 25 mila le persone esplose sui suoi successi: Power Slap, Gli sbandati hanno perso, Vittima. In scena anche la voce narrante dell’attrice Matilda De Angelis, in un dialogo continuo tra uomo e macchina, palco e pubblico.

Momenti di grande emozione con Bastavano le briciole e Noi, dedicate alle sue radici, alla sua Niscemi, alla sua famiglia presente tra gli spalti. Poi Factotum, per ricordare il valore del lavoro, e un omaggio commosso al grande Ivan Graziani con Firenze (canzone triste) in “La guerra è finita”.

Accanto a lui, in ogni tappa del tour, la cantautrice Veneta Madame che, brillava nel suo vestito bianco, e a Messina ha incantato il pubblico in duetto con “L'Anima” e, da solista, con “Per il tuo bene”, prima di lasciare spazio all'ultima carrellata Crazy Love, Crudelia, Bravi a cadere e l’intenso gran finale con Happy End. Con Marra che ha confermato di essere il King del Rap e Messina che, tra l'aria umida della vallata di San Filippo, sembrava un quadro di Monet.

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