É ancora presto per dire se anche quest'anno si attuerà il razionamento dell'acqua come avvenne ad agosto del 2024. Le camere di accumulo di Torrerossa sono piene, non c'è quell'allarme che fu lanciato nel giugno dello scorso anno con una lettera indirizzata al Comune dall'Amam in cui si prospettava una situazione disastrosa. Il 5 agosto dopo mesi di sofferenza partì il razionamento a cui seguì il calvario di gran parte della cittadinanza e l'attivazione del Coc, il comitato di emergenza della protezione civile con centinaia di viaggi al giorno delle autobotti gestite dalla protezione civile. La situazione è migliorata rispetto allo scorso anno ma è presto per dire se l'acqua basterà per tutti. In città attualmente arrivano circa 1200 litri al secondo: 800 litri circa da Fiumefreddo e circa 200 dalla Santissima. Circa 300 litri in più rispetto allo scorso anno. A questi si aggiungono i circa 100 litri che si raccolgono da pozzi e sorgenti che sono sparsi sul territorio cittadino. Ma c'è da valutare un aspetto. Il cinquanta per cento dell'acqua si perde nella rete colabrodo. Ci sono poi serbatoi che si esauriscono molto più velocemente di altri e che fanno fatica a far arrivare l'acqua nelle zone più alte. Bene attualmente la zona centro della città dove l'erogazione si protrae sino alle 15. Benissimo la zona sud dove c'è acqua corrente grazie alla sorgive sino alle 22. Male malissimo la zona nord dove l'erogazione alimentata soprattutto grazie al grande serbatoio di Ritiro e per una parte grazie a quello di Torre Faro non supera le 11 del mattino. Ci sono microzone che hanno acqua per un'ora e mezza al massimo. Tra queste Massa San Giorgio. A pesare sui villaggi della litoranea ma non solo e non poco le docce in spiaggia, la presenza di lidi e chioschi, lo spostamento della popolazione nei villaggi della Riviera. Intanto Amam e Comune continuano nella ricerca di nuovi pozzi. In settimana il sopralluogo congiunto su tre nuovi pozzi in cui c'è stato il via libera dei proprietari: uno all'ospedale militare, uno a Villa De Pasquale, un altro alla scuola di Giampilieri. Tutti insieme darebbero 24 litri di acqua. Non sono molti ma in tempi di magra rappresentano un piccolo tesoro. Non ci dovrebbero essere prescrizioni particolari come avvenuto a Mili da parte dell'Asp visto che si tratta di impianti già esistenti e in zone meno abitate.