La strada resta quella imboccata ormai negli ultimi due anni. Un trend che continua ad essere positivo, soprattutto per le tasche dei messinesi che si preparano a sborsare le nuove rate della Tari.
Domani in consiglio comunale l'appuntamento per il voto su piano finanziario, esenzioni e riduzioni, l'ultima parola spetta sempre al consiglio comunale ma non dovrebbero esserci particolari stravolgimenti.
Nel 2025 il costo della grande macchina dei rifiuti si attesta sui 63 milioni di euro, quasi tre milioni in più dell'anno scorso. Ma per i cittadini non ci saranno amare sorprese. Dopo il taglio netto dello scorso anno, che aveva portato ad una Tari nettamente più leggera con circa il 30% di spesa in meno per i messinesi, quest'anno le cifre saranno più o meno uguali. Dal raffronto tra i dati 2024 e i 2025 emerge un leggerissimo aumento per le famiglie ma che sarà quasi impercettibile perchè si tratta di circa cinque o sei euro. Dalle proiezioni, infatti, una persona che vive da sola in un appartamento di 90 metri quadri pagherà 212 euro, contro i 205 dell'anno scorso. Una coppia, sempre in una casa da 90 metri quadri, passa da 279 euro a 285, un nucleo di tre persone da 297 euro a 303, quattro persone pagheranno 330 euro.
Rispetto ad un anno fa è cresciuto il numero delle utenze domestiche su cui viene diviso il tributo: erano 119 mila, adesso sono 121mila. Aumentano anche le superfici conteggiate sul fronte delle utenze non domestiche: 350 mila metri quadri in più censiti, frutto di quel lavoro che è andato avanti anche quest'anno per scovare evasori e dichiarazioni errate proprio tra tutte quelle che sono utenze non domestiche, come ad esempio uffici professionali e attività lavorative. Anche per questa tipologia di utenze non ci sono grandi differenze rispetto alla Tari 2024, ma per loro non c'era stato quel taglio importante che ha alleggerito la bolletta rifiuti. Il piano finanziario domani sarà al vaglio del consiglio, ci sarà anche la delibera che anche quest'anno riconoscerà sconti ed esenzioni per chi vive in condizioni economiche disagiate e poi entro il 29 agosto si dovrà pagare la prima rata o l'intero importo in unica soluzione per chi sceglierà il versamento unico.
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