Scattano i primi rinvii a giudizio nell'inchiesta sulle morti sospette al Papardo. In un filone della maxiinchiesta della Procura che lo scorso anno aveva portato al sequestro delle sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia, il giudice per le indagini preliminari di Messina Salvatore Pugliese ha disposto quattro rinvii a giudizio per le morti Giuseppe Taranto e di Concetta Barca, il primo morto l’11 settembre 2022 dopo un intervento nel reparto di Cardiochirurgia e la seconda spirata tre giorni dopo. Determinante una infezione batterica accusata dopo un intervento chirurgico per la sostituzione di una valvola mitralica. Dovranno comparire davanti al giudice monocratico il primo ottobre prossimo Francesco Patanè, direttore dell'Unità operativa di Cardiochirugia del Papardo, Silvio Tommasini, responsabile della terapia intensiva Post operatoria e i medici Eufemia Privitera e Maria Santo. L'ospedale Papardo è stato citato come responsabile civile. Il calvario del 58enne Giuseppe Taranto iniziò il 19 agosto del 2022. L'uomo, che aveva lavorato in una struttura per disabili, fu ricoverato al Papardo dopo aver accusato un malore. Il 58enne era stato dapprima trasportato al Pronto soccorso di Milazzo dove gli era stato diagnosticato un infarto. Trasferito a Patti nel reparto di Cardiologia, ed effettuata la coronarografia, per la necessità di impiantare tre by-pass fu trasferito al Papardo dove avrebbe contratto l'infezione e mori l'11 settembre. Infezione contratta, secondo l'accusa, anche da Concetta Barca che morì sempre al Papardo sempre nel settembre di tre anni fa. Anche in questo caso i familiari presentarono una denuncia facendo scattare le indagini dei Carabinieri confluite nella inchiesta della Procura di Messina. . Il filone principale sulle morti sospette al papardo, di pazienti colpiti da infezioni batteriche dopo interventi effettuati nel reparto di Cardichirurgia, è coordinata dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e affidata alle sostitute Annamaria Arena e Alice Parialò. Al momento sono undici le persone indagate con le ipotesi di reato, contestate a vario titolo, di omicidio colposo, responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Fra i difensori gli avvocati Salvatore Silvestro, Bonaventura Candido e Giuseppe Ventura Spagnolo