Mercoledì 18 Giugno 2025

Messina, il parcheggio del “Fosso” arriverà a 320 posti auto

Il cambio di programma sul prezioso parcheggio di via La Farina ha colto di sorpresa anche i consiglieri comunali. E qualche novità potrebbe esserci anche per l’area dove si sarebbe dovuto costruire l’I-Hub dello Stretto, il Polo dell’innovazione tecnologica che l’Amministrazione ha ormai deciso di realizzare altrove. L’Atm e il Comune da qualche tempo stanno riscrivendo il futuro di quello che tutti chiamano il “Fosso”. In prima commissione è arrivata ieri la conferma del cambio di rotta rispetto all’idea originale che prevedeva la realizzazione di un palazzo a sette piani (due sotto il livello della strada) che avrebbe dovuto ospitare il quartier generale della mobilità cittadina, spazi per il noleggio e ovviamente parcheggi per le auto. Invece la silenziosa virata porterà alla costruzione di altri due piani modulari sullo stesso stile di quelli che già esistono e che, soprattutto di mattina, sono spesso da “tutto esaurito”. Si passerebbe dagli attuali 197 posti auto a 320. Circa 130 posti in più, ottanta in meno di quelli previsti dal progetto del silos a sette piani. «Credo che a fine estate potremo avere il progetto di fattibilità tecnico economica – ha detto il vicesindaco Mondello in Commissione –. La gara potrebbe essere completata nel 2025 e lavori subito a gennaio. Si tratterà di una struttura esterna a quella già esistente ci saranno solo alcune fasi in cui sarà necessario chiuderlo, ma non sarà totalmente inutilizzabile. Potrebbe esserlo parzialmente nei momenti clou della costruzione». Ma potrebbe esserci un futuro, sia pur a tempo, per un altro spazio del centro città. Si tratta dello spazio dove sarebbe dovuto nascere l’I Hub e che ora è destinata ad altro. La demolizione della Casa del Portuale e del Silos Granai è slittata a settembre per rispettare la nidificazione di alcune specie di uccelli migratori. «Non credo che si perderà molto tempo – dice Mondello –. Subito dopo, in attesa che possano partire i lavori di costruzione di una nuova opera, lo spazio potrebbe temporaneamente diventare area di sosta. Ma andranno fatte tutte le verifiche del caso, comprese quelle legate alla possibilità di inquinamento del suolo per la presenza potenziale di idrocarburi. Se mi chiede cosa sorgerà al posto dell’I-Hub, le dico che lo scoprirete presto».  

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