
Stamattina alle 11 il pontificale presieduto dal cardinale Claudio Gugerotti, nel pomeriggio la processione del Carro trionfale con le reliquie che Rtp segue in diretta.
Risale al 1931 la prima “macchina votiva” ideata da Adolfo Romano e sostenuta dall’arcivescovo Angelo Pajno, fu realizzata in occasione dei festeggiamenti per il settimo centenario della morte del Santo. Era una struttura in legno “trainata da sei buoi coperti di rosse gualdrappe e festosamente inghirlandati”, si legge nelle cronache redatte dai rogazionisti. La devozione del Pane era rappresentata da “numerosi manipoli di grano sapientemente distribuiti e intrecciati peri i vari gradini del carro; sull’ultimo, i 12 orfanelli con i gigli in mano. Il carro, adorno di fiori, erbe, palme e bandiere, era illuminato da 150 lampadine pluricolori; in alto dominava l’angelica figura del santo sorridente col Bambinello in braccio”. 60mila persone parteciparono a quel corteo descritto come “onde di popolo fitte e brulicanti che si dilungavano a perdita d’occhio sulle vie immense”. Una tradizione che s’interruppe a causa della guerra fino al 1946, anno in cui venne realizzato il Carro donato dalla Marina Militare, che ancora oggi possiamo ammirare.
Ieri a Notte Bianca per S. Antonio si è confermata un successo: lo sforzo dei padri rogazionisti, sostenuto dall’amministrazione comunale e dall’assessorato regionale al Turismo sport e spettacolo, è stato anche quest’anno ripagato dalla significativa presenza di turisti, pellegrini, devoti, nella vasta area pedonalizzata attorno alla basilica di via S. Cecilia. Migliaia di persone hanno affollato fino a notte fonda vie e piazze trasformate per l’occasione in un grande spettacolo itinerante a cielo aperto: famiglie, gruppi di amici, tantissimi giovani, la 12ma edizione dell’evento che anticipa la grande processione del Carro Trionfale del Santo Taumaturgo ha offerto a tutti attrazioni e divertimento. In basilica l’accoglienza, dopo l’accensione delle luminarie musicali in via S. Cecilia e la sfilata della banda di Santo Stefano Medio con la grande musica classica - gli artisti del conservatorio Corelli, il tenore Davide Benigno, la pianista Stefania La Manna - e quella moderna con il giovanissimo Italo Bartolomeo Fucile reduce dalla trasmissione di Rai Uno, The voice Kids.
Caricamento commenti
Commenta la notizia